lenin montesanto

Paola – Caos Ufficio Stampa. Dichiarato il falso in un atto fiduciario

di Stefania Sapienza

Torniamo a parlare di atti di rilevante interesse pubblico adottati dal Comune di Paola nei giorni scorsi e relativi all’affidamento all’esterno di un incarico oneroso alla Lenin Montesanto sas, società che si occupa di comunicazione. L’Ente locale ha adottato  la delibera di giunta numero 83 del 15 giugno 2016 avente ad oggetto “Comunicazione istituzionale – affidamento a ditte/società specializzate nel settore. Atto di indirizzo politico/amministrativo”. La delibera è stata sottoscritta dal sindaco e da tutti gli assessori: sei persone in totale di cui quattro avvocati. E reca il via libera del segretario comunale, altro avvocato. Nell’atto si cita una proposta della Società Montesanto sas di Lenin Montesanto & co. da Rossano, acquisita al protocollo del Comune il 1 giugno scorso al numero 10459. La Società dichiara di avere tutte le carte in regola per svolgere il ruolo di “addetto stampa” e aggiunge testualmente: “La nostra Società, specializzata nella gestione degli uffici stampa esterni, con esperienza ventennale ha prestato e presta la propria attività di consulenza professionale per numerosi Comune e Città delle province di Cosenza e di Crotone, per Associazioni no Profit, soggetti politici e diverse società private e partecipate, calabresi, nazionali e multinazionali. Opera anche a Bruxelles….” Ecc ecc ecc. Abbiamo voluto investigare e ci siamo documentati sui “venti anni di esperienza”, particolare a cui Basilio Ferrari e compagni avranno dato molta importanza nella loro scelta, visto che i tanti soldi elargiti alla Montesanto sono quelli del cittadino-utente, peraltro penalizzato dal dissesto dichiarato dallo stesso Ferrari. Ecco cosa abbiamo scoperto. La Montesanto sas di Leonardo Lenin Montesanto & C. venti anni fa non era stata nemmeno concepita. E’ nata con atto notarile del 2 dicembre 2008 (sette anni fa) e la sua data di inizio attività è 4 novembre 2011 (cinque anni fa). Ed i citati venti anni di esperienza? Che fine hanno fatto? Ed il sindaco, gli assessori, il segretario comunale? Nessuno ha verificato e riscontrato quelle dichiarazioni, nonostante il dissesto economico e finanziario e gli ormai famigerati soldi della lampadina non posseduti dal Comune di Paola? Insomma, quel riferimento nell’atto pubblico è documentalmente e verosimilmente falso. E non poteva essere diversamente, visto che l’amministratore Lenin Montesanto, classe 75, amministratore della s.a.s., venti anni fa aveva solo venti anni (ed anche gli altri soci hanno 40 e 41 anni). C’è poi una deduzione logica a questa documentata analisi. Se i 20 anni di esperienza sono diventati 5 (periodo di operatività dell’Azienda) è mai possibile che in questo breve lasso di tempo si è data consulenza a “numerosi Comuni e Città delle province di Cosenza e di Crotone, per Associazioni no Profit, soggetti politici e diverse società private e partecipate, calabresi, nazionali e multinazionali”, fino a Bruxelles? Non ci resta che attendere eventuali sviluppi politici sulla interessante vicenda pubblica, visto che le forze di opposizione hanno annunciato l’invio di distinte note stampa per i giorni a venire in replica allo sfogo del sindaco Basilio Ferrari, apparso ieri sul social network facebook.

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