Nota diramata dai referenti del movimento politico-culturale
Due anni fa nasceva a Paola la Rete dei Beni Comuni. Fermento culturale e sintesi politica frutto di esperienze e menti diverse, accomunate da un’unica visione di sviluppo del territorio.
Una Rete per cambiare, formata da associazioni, comitati e liberi cittadini, aperta alle idee e alle buone pratiche per risollevare le sorti della Città attraverso una proposta progettuale concreta e diretta.
Tante sono state le iniziative messe in cantiere e ancor più grande è stato l’entusiasmo nel programmarle. Dal Piano Comunale del Lavoro per intercettare finanziamenti per creare nuova occupazione (stabile e sicura), a progetti legati alla green economy e al turismo sostenibile quali la Fattoria educativa, oppure alla ripresa del Piano Strutturale Comunale per far ripartire l’intero settore dell’edilizia pubblica e privata o al Progetto di recupero e messa in sicurezza del Centro storico attraverso l’espediente dell’albergo diffuso con sgravi fiscali per le ristrutturazioni edilizie e altro ancora.
Abbiamo in mente una città in cui cultura e turismo sono generatori di un rinnovato modello di sviluppo, per recuperare la credibilità persa e fungere da attrattori per altre realtà. Ed è per questo che puntiamo alla creazione di un polo culturale nel cuore più antico di Paola, l’Accademia Sant’Agostino, con dipartimenti che spaziano dalla musica, all’arte, alle scienze, alla promozione delle tradizioni locali, quale ad esempio l’arte presepiale. Di conseguenza gli uffici comunali dovranno ritornare nell’ex Palazzo di Città, soprattutto le stanze del Sindaco e degli Assessori, anche per dare un senso di vicinanza e compartecipazione della nuova amministrazione nei confronti della cittadinanza.
Un sostanziale cambio di visione che ci permetterebbe di ridisegnare un’immagine nuova e moderna di Paola. Una vera e propria rivoluzione culturale e morale che pone al centro della propria azione esclusivamente l’interesse collettivo.
Sin dai primi momenti, quando si è trattato di scegliere il nome da dare all’associazione, abbiamo voluto trasferire un senso di universalità del progetto, senza una visione troppo ristretta ai soli confini territoriali. Per questo abbiamo preferito puntare sulla condivisione dei saperi e delle esperienze dando risalto al concetto di “rete”, puntando per giunta su un settore nuovo quale è quello dei beni comuni.
Ci piace essere precursori, a volte visionari, ma sempre con i piedi ben saldi a terra e consapevoli dell’enorme potenziale che ci circonda. Attraverso un’analisi dei bisogni della collettività siamo riusciti a sviluppare un progetto in grado di rispondere concretamente alle aspettative della gente, puntando su innovazione, meriti e capacità.
A giorni seguirà un’ulteriore evoluzione della nostra associazione insieme ad altre realtà locali con le quali da tempo stiamo collaborando e a tutti coloro i quali sono pronti a dare la propria disponibilità, lavorando uniti per un riscatto generale del futuro della Città.
È arrivato dunque il momento di rimboccarsi le maniche. Serve un’azione politica forte che metta al centro esclusivamente l’interesse dei cittadini paolani, predisponendo un grande progetto di rinascita, dove affermazione delle regole e programmazione sono i pilastri fondanti di una rinnovata coscienza collettiva, responsabile e attenta nei confronti della collettività tutta.