lenin montesanto

Paola – Per i Socialisti l’incarico di Ufficio Stampa è da revocare

Con una nota “da opposizione”, il Partito Socialista paolano è intervenuto nel merito della notizia riguardante l’affidamento dell’incarico di ufficio stampa comunale, conferito alla società “Montesanto Sas” (di Lenin Montesanto da Rossano). Come è stato reso evidente dal sindaco Basilio Ferrari, autore di una presa di posizione comparsa sui canali “telematici” adoperati dalla società che si occupa di “far parlare” la maggioranza di governo cittadino, la decisione di avvalersi dei servizi di questa ditta è conseguita alla necessità di «garantire maggiore trasparenza sul governo della cosa pubblica locale». Come se le tante pagine sui social network, contenenti anche rimandi a siti come “Telepaola.it” e “Ferrariamministra.wordpress.com” (che sin dagli albori svolgono il ruolo di megafoni dell’azione amministrativa), non fossero bastate. L’amministrazione Ferrari ha instaurato un rapporto esclusivo anche con chi – alla modica cifra di 8mila 400 euro (netti) per quest’ultimo anno di sindacatura – dovrà curare un altro aspetto del maquillage comunicativo necessario agli inquilini del Sant’Agostino.

«Forse lo hanno fatto per prendere la rincorsa – hanno scritto i socialisti – perché già sanno che al prossimo appuntamento elettorale potrebbero non avere il favore del pronostico. Altrimenti non si spiega come sia possibile affidare un incarico tanto importante, qual è quello di un ufficio stampa comunale, ad una ditta che s’è proposta dichiarando il falso. Probabilmente bisogna essere proprio con l’acqua alla gola e distratti dal bisogno di una boccata d’aria, per non rendersi conto di quanto è emerso sulla “Montesanto Sas” già dai primi rilievi e dalle successive visure. Tra i possibili motivi per i quali l’amministrazione Ferrari è caduta in questa marchiana svista, l’unica plausibile spiegazione che resta per giustificarne la scelta è quella inerente la necessità, spasmodica e quasi irrazionale, di promuovere la sua stessa immagine attraverso un mezzo acritico e, ove possibile, “di parte”. Ciò si evince da ciò che la pagina di riferimento su Facebook ha pubblicato l’altro ieri, nel merito di una “bega” politica che riguarda esclusivamente un partito e non ha certo i connotati della comunicazione istituzionale. Comunque, sorvolando su questa ulteriore svista, ciò che resta è il rammarico per l’ennesimo sovvertimento della realtà operato dal primo cittadino. Ferrari si è scagliato, nuovamente e con tutta la veemenza di cui è capace, contro un giornalista accusato di essere un “oppositore politico”, per di più in “malafede”. Egregio sindaco – sottoscrive uno dei partiti più rappresentativi della minoranza consiliare – la malafede è propria di chi mente, proponendo ad un comune la stipula di un accordo basato su una sostanziale falsità. La malafede è propria di coloro che la circondano, siano anche solo nella veste di consulenti di millantata esperienza ventennale. Al primo cittadino rivolgiamo la nostra invocazione, chiedendogli proprio un atto di trasparenza volto a dare fiducia all’intera città: revochi il mandato a questa ditta, perlomeno per dimostrare un’azione di autotutela per un Ente che, se le condizioni di menzogna dovessero permanere, sta andando incontro ad una truffa assicurata. Noi avremmo voluto tacere, ma se al danno, arriva anche la  beffa, discreditare coloro che i quali la pensano in maniera diversa, allora il discorso diventa diverso, perché Guido Scarpino non è uomo per tutte le stagioni, a volte è bello e “lo si usa” per i propri comodi, come ha fatto l’avvocato Ferrari nel 2012, tante altre volte è brutto e cattivo…».

About Francesco Frangella

Giornalista. Mi occupo di Cronaca e Politica. Sono tra i fondatori del Marsili Notizie ed ho collaborato come freelance per varie testate.

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