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L’Autorità Nazionale Anti Corruzione, in una propria deliberazione consiliare, ha ritenuto «non conforme ai principi di legalità e buon andamento» una procedura condotta secondo un criterio viziato dalla mancanza di «preventiva copertura finanziaria». Richiamando tutta la letteratura giudiziaria in merito, l’istituzione guidata da Cantone ha annullato gli effetti di una decisione compatibile a quella che sembra essere stata assunta dalla giunta municipale paolana. Dando seguito alla polemica innescata qualche giorno fa dai socialisti di matrice “perrottiana”, critici nei confronti del presunto stratagemma utilizzato da Ferrari per continuare a promuovere l’idea di rifare il lungomare cittadino, si è reso necessario un approfondimento sulla delibera che l’esecutivo ha prodotto in merito alla «Variazione al bilancio di previsione 2016/2018», dove è inserita la voce per la «realizzazione pista ciclabile» che è associata ad una spesa “in uscita” di 249.745,89 euro. Ebbene, nello stesso atto (il n. 134 del 24 ottobre scorso), la stessa cifra è associata ad una voce “in entrata”, relativa ai «proventi da alienazione del patrimonio comunale». Non essendo specificato di “quale” patrimonio si tratti, ma essendo chiaro che la cifra è di 249.745,89 euro, l’unica pista interpretabile per capire su quale “bene cittadino” sia confluita l’intenzione dismissiva di Ferrari, ha condotto all’edificio identificabile come “scuola Casalinelle” (visto che si tratta di uno degli argomenti discussi all’ordine del giorno di un consiglio comunale risalente allo scorso 21 aprile). La compravendita inerente il patrimonio in questione è stata annunciata con un avviso che rimanda al prossimo 18 Novembre (quindi a quasi tre mesi di distanza rispetto a quanto determinato dal responsabile che ha già indetto la procedura per la gara d’appalto dei lavori sul lungomare) con grosso ritardo rispetto alla effettiva disponibilità di copertura finanziaria. Appare pertanto probabile che la voce per finanziare la pista ciclabile – inserita nella determina di giunta dello scorso 24 ottobre – abbia a tutt’oggi solo un valore aleatorio. Cosa che l’Anac non approverebbe.
