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Mentre il consiglio comunale di ieri si è determinato sull’acquisto di «quote societarie centrale di committenza Asmel Consortile», dalle parti dell’Utc è stata resa nota la procedura per l’approvazione «atti di gara e schema di contratto» relativi ai “Lavori di manutenzione straordinaria del Lungomare San Francesco da Paola e realizzazione nuovo Water Front”. L’ing. Pavone (capo Utc che domattina dovrebbe presenziare al processo in cui è imputato per associazione a delinquere finalizzata all’abuso d’ufficio e falso), ha firmato un atto che attinge anche ad una sentenza del Tar Campania e ad un pronunciamento del Consiglio di Stato, entrambe del 2015 e riguardanti la sospensione di una delibera dell’Autorità Nazionale Anti Corruzione (Anac) secondo cui, proprio l’Asmel, «non può essere inclusa tra i soggetti aggregatori di cui all’art. 9 del d. l. n. 66/2014, né può considerarsi legittimata ad espletare attività di intermediazione negli acquisiti pubblici, peraltro senza alcun limite territoriale definito». L’operazione di acquisto delle quote ratificata dal consiglio comunale, è stato praticamente un atto dovuto dopo il comunicato del presidente dell’Anac, Cantone, che nel marzo 2016 ha stabilito che «l’eventuale affidamento diretto di servizi di centralizzazione (o anche di sola intermediazione negli acquisti) può ritenersi legittimo solo se disposto nei riguardi di un ente operativo sul quale è esercitato un controllo analogo congiunto da parte dei soli comuni coinvolti direttamente nella costituzione di tale soggetto strumentale». A questo punto è comprensibile il sollievo con il quale, il consigliere comunale Domenico (Mimmo) De Rosa, ha dichiarato ieri sera «fortunatamente l’Anac non ha nessun potere ordinatorio su di noi». Adesso la procedura per dismettere il bene demaniale della scuola di “Casalinelle” ha il via libera per concretizzarsi, di modo che il Lungomare col suo nuovo “water front” possa sorgere su risorse finanziarie “in entrata”.
