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Roberto Pennestrì – titolare del lido Holiday Beach, stabilimento salvato dalla demolizione ordinata dal comune di Paola – ha manifestato pubblicamente la sua reazione alla sentenza del Tar che gli ha dato ragione. Un discorso che, confermando l’indole battagliera di un uomo arrivato a temere il peggio, ha miscelato l’orgoglio, la gratitudine e l’umiltà in un’unica condivisione d’esperienza. Incitamenti e incoraggiamenti non sono mancati, quasi a dimostrare un attaccamento ad una vicenda umana che – in qualche modo – ha rappresentato una sfida all’eccesso di potere con cui taluni, a volte, si manifestano nell’esistenza di ognuno. Il Davide contro Golia che, ancora una volta, ripropone il suo esito (mai scontato). «Non credo che ce l’avrei mai fatta da solo», ammette Pennestrì stigmatizzando il pericolo dell’isolamento.
«La Divina Misericordia mi ha accompagnato in questa lotta assurda dove non si chiede un “Posto” in pompa magna ma si chiede la possibilità di sfamare una famiglia in modo onesto, dove ciò che hai costruito negli anni con fatica e sudore della propria fronte, una mattina decidono di togliertelo, perché “quell’opera ad oggi deturpa il patrimonio paesaggistico”».
Dinnanzi a quest’accusa, il gestore dell’Holiday confida: «Non potevo rimanere impassibile a tutto questo. È stato un lungo viaggio dove lottavo quotidianamente con chi mi riteneva colpevole di aver denunciato la “merda a mare”, chi mi diceva sono più forti di te ti distruggeranno, chi mi considerava quasi un eroe, ed infine chi mi consigliava: prega, solo Dio può aiutarti».
Il resto è storia recente, scolpita in una sentenza del Tar.
«Un buon sindaco – è l’invito rivolto da Pennestrì alla politica che s’avvia alle elezioni – prima di essere il Primo cittadino deve essere servo della sua città, imparare dai più piccoli. Troppo semplice investire una carica indossando la fascia tricolore, senza guardare cosa succede nella sua casa e tanto più nelle sue stanze. Credo che qualsiasi persona prima di candidarsi debba fare un esame di se stesso e della sua coscienza, perché prima di tutto si deve avere un grande senso morale. Questa città sta andando alla deriva, siamo circondati da un ambiente malsano che continuano ad offendere».
Pace a tutti.
