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Paola – Dopo anni di impegno e attività, l’Arci Piera Bruno si congeda

Nota diramata dal Circolo Arci Piera Bruno di Paola

Ci siamo: abbiamo vinto una battaglia.

Il voto referendario è stato un successo e ciò è anche merito nostro. Circa un anno fa ci esprimemmo sul testo della Riforma Costituzionale, sui mandanti di essa e sulle pericolose conseguenze alle quali avrebbe portato tale testo. Di lì a poco creammo il Comitato locale del Coordinamento per la Democrazia Costituzionale, inaugurando un anno ricco di impegno, segnato da una forte attività politica.

Ma se è vero che possiamo gioire di questo piccolo successo – anche per i risultati assolutamente positivi ottenuti a Paola – è anche vero che un bilancio passato va coniugato con una prospettiva credibile per il futuro che tenga conto delle risorse disponibili e degli spazi agibili.

È passato più di un lustro dall’inizio della nostra attività collettiva che ci ha visti partecipi e impegnati su numerosi fronti: la divulgazione dell’arte nelle sue più svariate forme, la proposizione di tematiche culturali e la nascita di sani dibattiti sul nostro tempo e su ciò che ci circonda. Eventi che hanno portato a meravigliosi incontri e conoscenze: vite, storie e racconti che inevitabilmente si sono incrociati ai nostri.

Ne sono stati testimoni i musicisti che abbiamo ospitato, i pittori e gli scultori che ci hanno concesso le loro opere nelle varie edizioni di “Emergenze”. A ciò si aggiungono le numerosissime persone che hanno partecipato ai nostri incontri, alle nostre feste e ai nostri corsi.

Le nostre “narrazioni” hanno avuto un unico filo conduttore: la riappropriazione di spazi comuni, il dibattito e la discussione, non come mero strumento ma come oggetto concreto di partecipazione. E se, concordando con Gaber, possiamo affermare che “libertà è partecipazione”, noi siamo stati sommamente liberi, abbiamo sperimentato il significato di questa parola e ne siamo rimasti estremamente folgorati. Abbiamo tentato di rivendicare i nostri diritti ogni qual volta abbiamo intravisto dei pericoli: così abbiamo fatto sotto la minaccia della “Buona Scuola” e altrettanto cercando di esaminare i problemi di un territorio deturpato da mani politiche e mafiose, che nella nostra terra hanno facilmente un nome e un cognome; lo abbiamo fatto attraverso il “Comitato Mare Pulito” e mediante la nostra proposta relativa a un ciclo di rifiuti sostenibile, alla luce dell’esperienza con il Premio Nobel Alternativo per l’Ambiente, Rossano Ercolini.

Non sempre abbiamo raggiunto gli obiettivi che ci eravamo prefissati e non sempre con la qualità e l’incisività che auspicavamo, ma mai abbiamo lasciato che i temi della cittadinanza che si andava assottigliando per prassi e per norme fossero estromessi dal dibattito e dall’azione collettiva nel nostro paese. Questo siamo stati, bene o male, un presidio di cittadinanza attiva.

La nostra unica guida è sempre stata quella dell’abbattimento delle troppe disuguaglianze di cui la politica locale e nazionale sempre più spesso si dimentica. La nostra forza è stata quella di essere un collettivo tanto vario e disomogeneo, quanto consapevole di una realtà e di un contesto da modificare. Abbiamo provato ad incidere nel nostro mondo, certi che il segno delle nostre azioni sia rimasto indelebile nelle menti di chi ci ha sostenuto in questo lungo percorso.

Per quanto ci riguarda, possiamo dire che l’esperienza maturata sia stata di assoluto arricchimento.

Nonostante ciò, dobbiamo riconoscere che l’impegno necessario a portare avanti le battaglie con credibilità sia diventato di molto superiore alle forze del solo circolo e dei soci.

Ecco, questa è la risposta ai tanti amici che ci chiedono quale sia il motivo per cui il civico 70 di Corso Garibaldi abbia le porte chiuse da un po’ di tempo e se queste, prima o poi, riapriranno. Saranno i tempi a dirlo, ma siamo certi che ognuno di noi continuerà a portare con sé quella analisi critica che ha sempre contraddistinto la nostra azione.

Sperando di aver contribuito ad instillare un seme di partecipazione ai nostri sostenitori e tesserati, ci congediamo ringraziandovi.

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