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Paola – L’albo pretorio del Comune pare magico ma gli atti non svaniscono

L’albo pretorio on-line del comune di Paola, più che alla bacheca ufficiale dell’ente amministrato dal sindaco Ferrari, sembra somigliare sempre più al diario segreto di un adolescente, dove le pagine sgradite vengono strappate via come fossero una vergogna.

In barba alle più basilari regole formali, da qualche giorno (quasi in concomitanza con lo show tenuto in teatro dal mago Silvan), si sta assistendo ad un viavai di documenti che, nell’arco di poche ore, compaiono e spariscono.

Il fenomeno ha preso avvio dalla scorsa domenica quando, dopo la pubblicazione on-line di un articolo che ha avuto molteplici letture, s’è assistito alla vaporizzazione della delibera di giunta n.145, pubblicata in data 7 dicembre e relativa alla nomina di un legale ingaggiato per tutelare il comune in un contenzioso relativo alla Tari.

Nella fattispecie l’atto, votato all’unanimità dall’esecutivo (meno il membro esecutivo Francesco Sbano), verteva su una questione che vedeva coinvolto anche il dott. Lucio Sbano – padre del vicesindaco e marito della capogruppo consiliare Maria Pia Serranò – il quale ha inteso ricorrere alla commissione tributaria per far valutare le sue istanze riguardo la tassa sui rifiuti. Ovviamente il comune di Paola ha dovuto nominare un legale d’ufficio per tutelare la propria posizione, ma la scelta degli assessori presenti e del sindaco in carica è caduta su un’avvocatessa che ha stretti legami di parentela proprio col dottore che proponeva il contenzioso.

La pubblicazione dell’articolo apparso sul web domenica mattina ha poi generato un effetto a catena impossibile da gestire, perché la delibera di giunta è stata dapprima fatta sparire (nella giornata di domenica) e successivamente è riapparsa in una forma diversa rispetto alla prima pubblicazione perché – pur mantenendo intatti il numero identificativo, la data di emissione e la partecipazione di sindaco e giunta – è stata stravolta nel dato relativo al nome del legale da ingaggiare. Il tutto, clamorosamente, senza passare per alcun processo di rettifica.

Ma se in questo caso s’è trattato di un atto comparso, scomparso e poi riapparso (modificato) sull’albo pretorio, in quello che si è verificato due giorni più tardi, c’è stato un documento che – successivamente alla sua pubblicazione – ha visto la luce virtuale del web per poche ore e poi è svanito nel nulla. Quanto accaduto relativamente alla determina dirigenziale n.91, redatta dal segretario Nicola Falcone lo scorso 13 dicembre e relativa alla revoca delle decisioni assunte in merito alle graduatorie da utilizzare per assumere tre tecnici, a tempo indeterminato, presso l’Utc di Via Baracche, è un fatto assai strano, se non altro perché la sua sparizione dall’albo pretorio è avvenuta nel pomeriggio di un mercoledì che – per come sono organizzati gli orari lavorativi del Sant’Agostino – non prevedeva la presenza operativa di nessun dipendente in comune.

A questo punto il mistero si fa fitto, perché un atto è sparito alla domenica per poi ricomparire al lunedì, ed un altro è scomparso quando in comune non sarebbe dovuto esserci nessuno.

Che ci sia stato un attacco di pirati informatici è poco credibile, che si sia potuto intervenire in regime di “straordinario” è impensabile (soprattutto domenica), che sia stato consentito di lavorare da casa è un’ipotesi che stona con i curricula di tanti avvocati (soprattutto il segretario) presenti in comune, perché sarebbe stata un’operazione illegale.

La sparizione della determina n.91, allo stato attuale, sembra configurarsi come un’omissione di atti d’ufficio (anche se la copia è ancora presente sul server che gestisce i documenti on-line, clicca e appura).

Si attendono chiarimenti.

About Francesco Frangella

Giornalista. Mi occupo di Cronaca e Politica. Sono tra i fondatori del Marsili Notizie ed ho collaborato come freelance per varie testate.

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