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Paola – Waterfront: il lungomare è zona “P3” (alta pericolosità erosione)

Lo scorso 22 luglio, la Regione Calabria – per conto dell’Autorità di Bacino – ha diramato un piano contenente uno stralcio sull’erosione costiera.

Nel documento, tra le varie norme d’attuazione, è stato possibile leggere alcuni passi che, collegati alla realizzazione dei lavori di “manutenzione straordinaria” sul lungomare cittadino, potrebbero risultare illuminanti per coloro che stanno perseguendo propositi demolitori e – finanze permettendo – prossimamente ricostruttori.

«Le presenti Norme di Attuazione – si legge – sostituiscono integralmente i contenuti delle Norme del Pai (piano per l’assetto idrogeologico, ndr) riguardanti la disciplina delle aree soggette ad erosione costiera». Nel testo sono stati fissati dei criteri molto rigidi in materia di interventi infrastrutturali sulle zone identificate con sigle tra le quali, la più interessante, è senz’altro quella che reca il nome di “P3”. Con questo codice sono state etichettate le «aree con alta pericolosità di erosione costiera», territori sui quali sono vietate tutte le opere e attività di trasformazione dello stato dei luoghi e quelle di carattere urbanistico e edilizio, ad esclusiva eccezione di quelle di quelle contenute in un elenco nel quale figura, alla lettera “k”, questa postilla: «ampliamento e ristrutturazione delle opere pubbliche o di interesse pubblico riferite ai servizi essenziali e non delocalizzabili, nonché la sola realizzazione di nuove infrastrutture lineari di trasporto (strade, ferrovie, canali) e di nuove infrastrutture a rete (energetiche, di comunicazione, acquedottistiche e di scarico) non altrimenti localizzabili».

Il motivo per il quale si è resa necessaria questa premessa, consiste nel fatto che, proprio nel piano sottoscritto dal presidente della giunta regionale, Mario Oliverio, dall’assessore ai lavori pubblici, Roberto Musumanno e dal segretario generale dell’Autorità di Bacino, Salvatore Siviglia, è presente una “mappa della pericolosità” che, per quanto concerne il comune di Paola, evidenzia in rosso (quindi con caratteristiche “P3”), una porzione di “waterfront” che va ben oltre le due rotonde che delimitano il lungomare “San Francesco”.

Pertanto è altamente probabile che i lavori messi in atto in prossimità della battigia, potrebbero essere condizionati dalla particolare considerazione attribuita al territorio su cui si sta intervenendo, una strada che non reca né i tratti dei “servizi essenziali” né quelli della “nuova infrastruttura lineare di trasporto”.

Se a questo si sommano le difficoltà “fluviali” incontrate da coloro che volevano costruire il porto, fermati anche dalle preoccupazioni legate al torrente “Fiumarella”, e l’ordinanza di demolizione del ponticello che – da Via Arenile – congiunge la strada con quella che costeggia i pennelli, non si comprende neanche con quale sicurezza saranno costruiti i parcheggi.

Tutto ciò mentre, sullo sfondo, restano i misteri della concessione demaniale da rinnovare da un dicembre all’altro (quando i privati seguono un’altra procedura) e quello dei pareri che – sebbene vincolanti – mancano per quanto concerne le ferrovie, la dogana e la capitaneria di porto.

Senza dimenticare le istituzioni non invitate alla conferenza dei servizi (su tutte il demanio).

About Francesco Frangella

Giornalista. Mi occupo di Cronaca e Politica. Sono tra i fondatori del Marsili Notizie ed ho collaborato come freelance per varie testate.

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