omicidio giordanelli

Cetraro – Omicidio Giordanelli, disposto il sequestro dei beni a Di Profio

Il quarantasettenne Paolo Di Profio, omicida reo confesso della dottoressa cetrarese Annalisa Giordanelli, è stato raggiunto da una misura cautelare mirata a tutelare gli interessi delle parti civili.

Il sequestro di beni disposto dalla prima sezione della Corte di assise di Cosenza ha riguardato la casa e l’auto di proprietà dell’imputato.

Dopo le sedute di udienza preliminare, che si sono svolte presso il tribunale di Paola lo scorso novembre, in occasione delle quali all’imputato è stata rigettata la richiesta di ricorso al rito abbreviato condizionato da perizia psichiatrica, adesso Di Profio dovrà affrontare il processo in Corte d’assise a Cosenza a partire dal prossimo 6 febbraio, data in cui è stata fissata la prima udienza.

L’imputato, insieme ai suoi legali, gli avvocati Sabrina Mannarino e Giuseppe Fonte, dovrà affrontare tutte le fasi dibattimentali del rito ordinario in occasione delle quali si ripercorreranno gli eventi che hanno portato all’esecuzione di un delitto feroce che mise fine alla vita di una madre di famiglia, una stimata professionista.

Annalisa Giordanelli venne assalita da suo cognato a Cetraro mentre percorreva la sua passeggiata di rito. Di Profio la colpì al capo con un piede di porco. Dirà poi, che mentre compiva l’omicidio era sotto effetto di alcol e cocaina e che, in un momento di raptus, lo fece perché riteneva la cognata responsabile della sua crisi matrimoniale.

Oggi è passato un anno esatto da quando Annalisa non c’è più.

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