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Paola – Emergenza abitativa al limite del paradosso. Storia della signora S.

L’emergenza abitativa è un dramma che, sempre più spesso, è appaiato ad un disagio esistenziale vissuto da molti di coloro che s’affidano alle graduatorie per gli alloggi popolari.

Condizionati da situazioni economiche tutt’altro che floride, molti abitanti della città del Santo stanno dovendo fare i conti con una penuria di alloggi che dal comune non sembra essere stata ancora riconosciuta.

Se fino a qualche giorno fa la signora Maria Concetta è stata voce solista di un coro silenziato dalla paura, principalmente quella di poter perdere quel briciolo di considerazione che i politici paiono concedere alle classi meno abbienti, oggigiorno nuove bocche hanno iniziato a soffiare sul fuoco di una polemica che rischia di investire l’intera classe dirigente della città.

Perché in un crescendo di lamentele ci sono situazioni che hanno condotto al limite dell’esasperazione molte persone, cittadini e cittadine tra le quali – ultima in ordine di tempo – si è aggiunta la lamentela della signora S., una donna sposata che sta vedendo il marito patire i problemi legati al destino di coloro che hanno perso il lavoro e che, disoccupata anch’ella, non sa come districarsi tra i patemi che sommergono una madre quando di mezzo sta iniziando ad andarci anche la salute della propria prole.

Si da infatti il caso che per la signora in questione, oltre ai problemi economici, si sono sommati anche quelli legati al benessere della figlia, presumibilmente cagionati da una situazione domestica non proprio salubre in quanto l’abitazione a tutt’oggi occupata pare essere carente dei requisiti minimi di vivibilità, per via di infiltrazioni e crepe che non tamponano l’azione di agenti atmosferici che penetrano negli ambienti interni ad ogni pié sospinto.

La donna, esasperata, si è rivolta alla nostra testata per chiedere l’amplificazione delle proprie istanze nella quale, oltre a rimarcare i disagi per la condizione economica attualmente attraversata, ha fatto presente d’aver passato il periodo natalizio in nosocomio, proprio per curare la bambina che ha manifestato una patologia compatibile allo stato abitativo della propria casa, sita in una via che dovrebbe essere tra le meglio rappresentative della città.

La famiglia della donna è ben posizionata all’interno della graduatoria per gli alloggi popolari: lasciare che le venga comminato uno sfratto sarebbe una svista grave per coloro che possono agire e che ancora non lo hanno fatto.

About Francesco Frangella

Giornalista. Mi occupo di Cronaca e Politica. Sono tra i fondatori del Marsili Notizie ed ho collaborato come freelance per varie testate.

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