la calabria che vuoi

Paola – Focetola: «Senza regole, disciplina e ordine non ci sono obiettivi»

Nota diramata dal movimento politico “La Calabria che Vuoi”

Per molti di noi dicembre è il mese in cui ci si ferma per fare il bilancio dei dodici mesi appena trascorsi. Il 2016 è stato un anno pieno di insidie, un mondo dominato da un sistema politico invisibile, che nega spazio ai governi e ai parlamenti nazionali, e scatena la psicosi del terrore (la sicurezza e i posti di lavoro minacciati, la casa e i risparmi che saranno consumati, gli stipendi e le pensioni che non si potranno pagare, i figli che non lavoreranno stabilmente e non avranno mai una pensione e l’assistenza sanitaria, il terrorismo sotto l’abitazione e le scuole…) per tenere a freno la ribellione, stabile la società, incontrollabile il potere.

Un potere che ti controlla in ogni passo che fai, che spia, attraverso il sistema bancario e la più avanzata tecnologia per la sicurezza, tutto ciò che riguarda la vita intima di una persona. E quell’infinito esercito di disperati raccolti in autentiche prigioni che chiamiamo “primo luogo di accoglienza”, per poi liberarne, nelle strade della povertà estrema e della lotta feroce per la sopravvivenza, gli scarti dell’economia di mercato. Il mercato che, selezionando sotto gli immigrati utili, segue nella logica più immorale il primo mercato che li ha inscatolati dentro le carrette del mare, quello della carne umana. La libertà è stata non solo violata irrimediabilmente, la democrazia non solo è messa in pericolo, ma si è ormai imposta un idea diversa di ambedue: la liberà limitata, la democrazia condizionata. Un tema, quest’ultimo che merita approfondimento e sul quale ritorneremo. Questo è l’anno che verrà? Questi, i miei auguri? No! Questo è il mondo che il 2017 troverà. Starà a noi, ai popoli, alle singole persone, fare in modo che il 2017 trovi un mondo migliore.

Comunque “Buon Anno!”

A Paola nella nostra città neanche il VI centenario è riuscito a dare delle speranze. Due cause. Non c’è lavoro e i giovani emigrano. Gli enti pubblici chiudono e le famiglie dei dipendenti si trasferiscono all’estero. Il reddito pro capite è crollato, la recessione dei consumi e l’aumento dei tributi locali hanno reso tutto più difficile per il commercio e il terziario in genere. Scompaiono, infatti, negozi storici. La città non ha un “suo” progetto, e tira a campare. “Senza vergogna” e quando è positivo, lo è di un niente, poco più di nulla se confrontato con quanto si è perso negli ultimi anni. Di una cosa sono convinto: che senza regole, senza disciplina e ordine non si raggiungono obiettivi, anzi si distruggono quelli raggiunti e senza il giusto risparmio di chi governa la città viene negato il futuro alle famiglie, alle aziende e all’intero popolo.

L’anno che verrà. Il 2017 vivi il presente, sogna il futuro, impara dal passato per ricordare l’amore verso chi non c’è più. Auguroni Buon Anno!!!

Il Coordinatore medio ed alto Tirreno Dott. Pietro Paolo Focetola

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