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Mentre entro stamane i giochi dovrebbero potersi dire conclusi, con la presentazione delle liste in appoggio ai candidati prossimi alla sfida provinciale, a Paola uno stato di calma apparente sembra aver ammantato le anime dell’aula “Lo Giudice”.
Ricordando che l’appuntamento elettorale sarà del tipo di “secondo grado”, quindi esclusivo appannaggio dei rappresentanti sparsi nei consigli comunali dell’intero territorio cosentino, per l’opinione pubblica potrebbe assumere un carattere “indicativo” il dispiegamento delle forze in campo.
Perlomeno per le contromisure da adottare in vista delle comunali cittadine della prossima primavera.
Variegato si presenta lo scacchiere delle anime contrapposte, con il raggruppamento alle spalle di Fausto Orsomarso (consigliere regionale del centrodestra attiguo alla filosofia del “modello Reggio” di Scopelliti Giuseppe) dato in una fase molto turbolenta della sua storia, perché condizionato da presunte difficoltà in relazione alla redazione stessa di una lista, per la consigliere paolana Maria Pia Serranò – anche capogruppo del raffazzonamento “Grande Paola”, ammasso funzionale a dare un senso alla convivenza tra il partito di Gianfranco Micciché (confluito per un periodo in Forza Italia e poi tornato Grande Sud) e il Nuovo Centro Destra di alfaniana vocazione – è arrivata dunque l’investitura definitiva della candidata.
Presumibilmente in forza di un appoggio locale che esulerebbe dall’apporto della presidente del consiglio, Emira Ciodaro, e dal più votato candidato delle amministrative 2012 per il Popolo delle Libertà, Antonio (Totonno) Lo Gatto, la portacolori di una filosofia amministrativa che in passato non ha disdegnato la presidenza della Commissione “Grandi Eventi” (successivamente inclusa nelle materie dissestanti che Basilio Ferrari ha contestato a chi lo ha preceduto), sarà ai nastri di partenza forte anche dell’appoggio del “dissidente” Marco Focetola.
Nonostante sia ormai organico al “gruppo misto”, il consigliere più instabile di quest’ultimo scampolo di maggioranza centrodestrorsa avrebbe firmato per la sua ex “stella polare”, sancendo quindi una fedeltà al gruppo “Sbano&Gaetano” che nessuno – fin dal primo mal di pancia – si era sognato di mettere in dubbio.
Con questo passo, cui dovrebbe essersi affiancato quello del collega Francesco Serpa e probabilmente quelli di entrambi i fratelli Buono (Fabio e Silvio), la capogruppo Serranò potrebbe contare già in partenza su un buon bacino di voti locali che, se trovassero conferma le indiscrezioni provenienti da Rossano, potrebbero addirittura proiettarla tra i migliori eletti dell’aula consiliare di Piazza XV Marzo, quella stanza consiliare che nel 2014 sfuggì per un soffio al sindaco Ferrari che – oggigiorno – non dovrebbe poter essere neanche della partita.
Ovviamente tutti i veli cadranno entro oggi, ma la convinzione maturata sin qui è che dalle parti del Sant’Agostino ci sono almeno tre papabili in grado di contendersi la fascia azzurrina dei consiglieri provinciali, perché anche Francesco Aloia e Graziano Di Natale non hanno fatto mistero delle loro ambizioni.
Su quest’ultimo aspetto, tutto interno al centrosinistra, ci potrebbero essere delle novità qualora l’attuale presidente facente funzioni dell’ente sovracomunale, decidesse di fare un passo indietro riguardo la volontà di concorrere alla fascia tricolore cittadina. Perché se l’araldo consiliare del Pd rinunciasse ad insidiare la candidatura a sindaco di Roberto Perrotta, è altamente probabile che gran parte dell’ala sinistra dell’aula “Lo Giudice” voterebbe per lui, con ordini di partito che andrebbero a confluire – almeno per ciò che riguarda Paola –sulla sua investitura.
