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Paola – Perso il bue, si cercano le corna: è scontro con Fuscaldo per i VVFF

Dalle parti del S. Agostino, da quando è in voga il sistema per il quale i problemi si risolvono in tribunale e non attraverso l’azione amministrativa dei politici eletti e degli assessori nominati, il capitolo riservato alle “spese per liti” continua a costituire una delle voci di spesa più cospicue del bilancio comunale.

Come se non fosse bastato il fallimentare esito ultimamente registrato al Tar sulla questione inerente l’edificio da demolire a Viale Mannarino – procedura conclusasi con la sconfitta dell’ente guidato da Ferrari perché, dalle parti dell’Utc, l’ingegner Fabio Pavone è incappato nell’ennesima errata applicazione del codice (con lo stabilimento balneare di Roberto Pennestrì è incespicato nell’articolo 35 del T.U. n. 380 del 2001, mentre, con la “Tre Esse Srl”, nel 38) – il concilio assessorile guidato dal primo cittadino ha stabilito una nuova rotta giudiziaria che potrebbe avere esiti tutt’altro che scontati.

Rimanendo nell’orbita del lido Holiday Beach, la giunta ha deliberato di «costituirsi per resistere al ricorso pervenuto al protocollo dell’ente», nominando come legale di fiducia l’avvocatessa Claudia Parise.

La professionista in questione è la stessa che ha già difeso il comune in altre circostanze (comprese le fallimentari diatribe sopra elencate), e sarà sempre lei quella impegnata in ulteriori procedimenti che l’esecutivo ha deciso di avviare per prendersi ragioni che, la realtà dei fatti, sembra non riconoscere ai ragazzi del centrodestra amministrante.

Ovviamente l’incomodo della difensora sarà remunerato con tariffari compatibili alle sfide che l’attendono, perché oltre a resistere contro Roberto Pennestrì, dal S. Agostino hanno deliberato l’intenzione di iniziare una disputa anche con il comune di Fuscaldo. Il tutto per la modica spesa di 6mila euro, equamente suddivisi per ciascuno dei due prossimi dibattimenti d’aula.

Ma se nel primo dei due casi si tratta di un’azione obbligata, determinata dalla necessità di “non perdere la faccia” dinnanzi ad un gestore di cui si ritiene acclarato il comportamento abusivamente edificante, nel secondo la faccenda si fa  complicata e a tratti sensazionale, al punto da prefigurarsi come un caso che farà giurisprudenza.

Il comune di Paola scenderà in campo contro il vicino centro di Fuscaldo per via della caserma dei vigili del fuoco.

Secondo il ragionamento di un esecutivo composto per tre quinti da avvocati, con l’ormai abitualmente assente Marco Cupello (legale anch’egli), «si rende necessario impugnare la delibera del Consiglio Comunale di Fuscaldo n. 46 del 28.12.2016, affinché venga assicurata la permanenza nel Comune di Paola della caserma dei VV.FF. in considerazione del soddisfacimento del pubblico interesse».

Il sindaco Ferrari – insieme al vicesindaco Sbano e agli assessori Gaetano, Mannarino e Siciliano – dopo aver dato fiato alle trombe in un consiglio comunale che la minoranza ha etichettato come “farsa tardiva”, partono adesso all’attacco puntando sul blasone della città del Santo.

Un’operazione che la realtà ha già stroncato, con la ratifica di accordi che il comune di Fuscaldo ha stipulato e ratificato ad ogni livello istituzionale.

Forse in aula verrà propugnata la ragione secondo cui “anche questa è Paola”.

About Francesco Frangella

Giornalista. Mi occupo di Cronaca e Politica. Sono tra i fondatori del Marsili Notizie ed ho collaborato come freelance per varie testate.

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One comment

  1. Basterebbe chiudere per sempre! tutti i Lidi in modo da far ritornare la spiaggia libera.I lidi non servono a nulla!!!!Soluzione semplice ed efficace!!!

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