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Paola – Abbassare le tasse: priorità di Pino Falbo. VIDEO Integrale comizio

Dinnanzi ad una folta platea di convenuti, il candidato a sindaco Pino Falbo ha consegnato il proprio biglietto da visita alla città.

Espressione di un centrosinistra diverso da quello che non ha ancora rotto gli indugi con l’ufficializzazione di un nome, il commercialista già consigliere comunale, ha dato un assaggio della strategia d’avvicinamento all’appuntamento con le urne.

Il desiderio di una visione alternativa rispetto all’immagine attualmente data di sé dalla città, è stato un concetto che già il presentatore dell’incontro – l’esperto Cesare Calvano – ha fatto proprio all’atto di annunciare l’intervento del leader della coalizione.

Con un discorso che ha superato di poco la mezz’ora, Pino Falbo ha catalizzato la sua verve sulle questioni che a Paola sono rimaste ancora in sospeso. Una città «intorpidita – ha detto il candidato – in cui la pressione fiscale è ai massimi livelli da troppo tempo. Il nostro impegno primario, se dovessimo insediarci alla guida del comune, sarà proprio quello di ridurre le tasse. Perché è inammissibile continuare a pagare lo scotto di un dissesto, dichiarato con molta leggerezza, a distanza di quasi cinque anni. A Paola ci sono famiglie che sopravvivono con redditi che non lambiscono neanche la soglia minima della sopravvivenza, nuclei che sono comunque esposti al massimo contributo erariale richiedibile e che, tra l’altro, non hanno neanche la soddisfazione di veder tramutate le loro tasse in servizi efficienti».

Criticando la gestione di quei settori che a Paola costituiscono una delle voci di spesa più cospicue, Falbo ha enfatizzato la cavillosità di certi rapporti instaurati dall’attuale amministrazione e, rivolgendosi al servizio di raccolta dei rifiuti ha stigmatizzato il costo riservato allo spazzamento.

«Perché nei tributi che versiamo è contenuta una voce relativa a questo servizio, quando a Paola abbiamo delle cooperative composte da ragazzi del posto che svolgono egregiamente questa mansione? Tutto questo superfluo, che grava come un macigno nelle tasche dei cittadini, inibisce la crescita economica, perché appesantisce i ceti meno abbienti. Ѐ necessario operare in una direzione che, preservando il sociale, consenta di gettare le basi per una rinascita reale. Per questo – ha proseguito – rilanciare realmente il Psc potrebbe costituire uno sprone per far ripartire un indotto fermo da troppo tempo».

Biasimando l’inerzia dell’attuale amministrazione, Pino Falbo ha poi fatto degli esempi che hanno colto il favore della platea scoppiata in fragorosi applausi, perché vertenti argomenti come il servizio idrico (da far tornare sotto la gestione pubblica), la sanità (perché è inammissibile assistere alla spoliazione dell’ala paolana dello spoke condiviso con Cetraro) e – appunto – il Piano Strutturale Comunale (“Psc”).

«Certe pratiche vanno seguite tutti i giorni e se questo significa essere perennemente presenti negli uffici che possono attivarsi, anche se questi fossero a Catanzaro, bisogna farlo. L’indecenza di avere una strada chiusa da una frana da tre anni, è sinonimo di un lassismo intollerabile. Noi siamo pronti ad invertire il trend – ha concluso un visibilmente emozionato Falbo – siamo certi che con il supporto di voi tutti possiamo farlo davvero».

Il candidato Falbo ha infine annunciato che, nei prossimi giorni, verrà aperto un punto d’ascolto in Corso Garibaldi a Paola dove, «chi vorrà potrà venire li insieme a noi a discutere, a supportarci, a lavorare insieme – ha detto nel corso del suo intervento – perché di questo ha bisogno oggi la città».

Segue il video integrale dell’incontro. Buona Visione

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