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Paola – Dalla scelta di Graziano Di Natale dipende l’esito delle coalizioni

La politica paolana ha iniziato a muovere i primi passi formali verso le urne comunali della prossima primavera.

Con una serie di uscite ufficiali, dal probabile candidato Roberto Perrotta, al sicuro sfidante Pino Falbo, le tessere del mosaico che sta orientandosi verso una definizione a quattro elementi, dovrebbero essere quasi al completo dopo la decisione di Graziano Di Natale.

Il consigliere provinciale, capogruppo del Pd nell’aula Lo Giudice ed ex reggente dell’ente ora in mano a Iacucci, ha annunciato un’altra settimana di attesa, dando appuntamento al prossimo venerdì per sciogliere ogni riserva.

Dal posizionamento dell’alfiere democratico potrebbero dipendere i movimenti successivi, soprattutto dalle parti del centrodestra.

Perché se Di Natale facesse un passo indietro, molti degli accordi finora ipotizzati verrebbero a perdere senso. Perché se l’avvocato più votato dell’ultima tornata di consultazioni sovracomunali dovesse decidere di cedere il passo, dovrebbe farlo in direzione di Roberto Perrotta, con cui – gran parte di coloro che oggi governano la città – se la sono irrimediabilmente guastata.

Se Di Natale si mettesse al servizio di un progetto che, a livello locale, esaltasse la leadership amministrativa dell’araldo socialista, avrebbe l’occasione per continuare ad incamerare qualità funzionali a mirare più in alto, dedicandosi maggiormente al proprio ruolo in un partito che resta comunque la locomotiva sia del parlamento che della regione.

L’eventuale disposizione verso una coalizione che già conta due ex sindaci e diversi ex presidenti del consiglio comunale, farebbe crollare immediatamente le ambizioni di coloro che sarebbero stati disposti ad una trattativa, vale a dire i repubblicani di Sergio Stancato (già vicini al tempo dell’elezione di Mario Oliverio) e la parte paolana del Ncd, quella che a Roma siede nell’assemblea nazionale del partito di Alfano, vale a dire Lucio Sbano.

Da questo scenario dipenderebbe anche la candidatura già ufficializzata di Basilio Ferrari, al momento certo solo di ciò che ha confermato il vicesindaco Francesco Sbano (intervenuto a reiterare una scelta che, poco più di un due mesi fa, era stata comunque annunciata alla stampa). Ciò che è cambiato nel corso degli ultimi sessanta giorni, riguarda l’orientamento di altre forze – come ad esempio l’Udc – disallineatesi dall’idea di una conferma dell’andazzo attuale, e forse in grado di rappresentare un’alternativa elettorale.

Da venerdì sera il quadro dovrebbe chiarirsi.

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