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Un’accoppiata capace di riportare Paola nell’alveo che, storicamente, meglio ne rappresenta l’identità politica sulla costa.
Un’alleanza strategica, quella tra Psi e Pd che – oltre a sfociare in un condiviso candidato a sindaco – proietti l’immagine di un’unità finalmente pronta a giocarsi la partita regionale e quella per il rinnovo parlamentare.
Non usa giri di parole Graziano Di Natale quando spiega la sua disponibilità ad appoggiare Roberto Perrotta come colui che sarà stato sindaco per ben tre volte dello stesso comune, perché di questo – sondaggi alla mano – il consigliere più votato dell’ultima tornata provinciale, appare assai convinto.
L’avvocato democratico ha addirittura carezzato l’idea di poter vincere al primo turno, forte di quel 73% di preferenze che gli esperti dell’Associazione Nazionale Statistici, hanno attribuito alla coalizione in appoggio al centrosinistra diverso sia da quello di Pino Falbo che da quello a raggruppatosi attorno alla Rete dei Beni Comuni.
Psi e Pd tirano alla grande e l’aria respirata nella (piccola) location scelta per la conferenza stampa lo ha confermato, un’aria divenuta “pesante” al punto da costringere un allestimento all’aperto, in Via Valitutti, dove l’imponente assiepamento dei convenuti si è allungato fino a lambire la fontana di Piazza del Popolo.
Dopo la presentazione del segretario Città, colui che s’è già annunciato come sicuro capolista di un progetto volto a scalare vette ambiziose, s’è prodotto in un assolo che non ha lesinato stoccate contro gli ormai sicuri avversari del centrodestra.
«Assodato quindi che sono disponibile a recuperare e a collaborare insieme a tutti quanti – ha detto Di Natale – per lo sviluppo della città, per la risoluzione dei problemi, credo che abbiamo bisogno di recuperare i rapporti umani anche tra di noi, ed essere responsabili. Questa bellissima cosa che sta nascendo questa sera deve avere alla base la responsabilità. Qui oggi siamo tutti allo stesso piano, non dobbiamo, e lo dico a Roberto (Perrotta, ndr) e lo dico a Tonino (PIzzini, ndr), lo dico a quelli che sono gli attori principali di questa grande coalizione di centrosinistra e civica che stiamo formando, non dobbiamo perdere il valore dello stare insieme. Perché qui l’avversario non è all’interno del centrosinistra, l’avversario è il malgoverno del centrodestra e, sui nostri litigi, qualcuno può avere dei vantaggi».
In un crescendo di sicurezza, Graziano Di Natale ha quindi portato l’affondo su Basilio Ferrari e la coalizione in suo appoggio, arrivando dire di essere disponibile a qualsiasi soluzione «per sbattere fuori questi signori dal comune di Paola».
Quindi un breve bilancio della sua esperienza alla guida della Provincia di Cosenza, una presidenza dalla quale è uscito con un documento rilasciato dalla ragioneria dell’ente, dove si attestava che i quattro mesi alla guida dell’istituzione sono costati zero.
«Vale a dire – ha detto il capogruppo del Pd nell’aula Lo Giudice – che non ho ricevuto nulla che possa essere riconducibile ad una indennità o ad un rimborso. Neanche uno scontrino per il caffè. L’ho fatto perché sentivo l’appartenenza e l’orgoglio di essere un cittadino di Paola, presidente della Provincia di Cosenza. Oggi faccio la stessa cosa: mi metto a disposizione di questo progetto che vede come forze fondamentali il Pd e il Psi».
Invitato a sedergli accanto, Roberto Perrotta s’è quindi affiancato a Di Natale, nell’attesa che una riunione complessiva di tutte le forze pronte a fare la coalizione, convergano su un nome che da ieri sera ha acquisito una fisionomia già familiare.
