roberto pennestrì

Paola – «Accusato ingiustamente», Roberto Pennestrì si sfoga

Non è una questione di partigianeria, Roberto Pennestrì – pur avendo perso dinnanzi ad un collegio giudicante – nel suo ragionamento esprime concetti condivisibili, perché racchiusi in domande ed invocazioni riservate al futuro (a quella corsa elettorale che darà a Paola un primo cittadino dei prossimi cinque anni) e rivolte anche al Dio cristiano (celebrato nella solidale presenza terrena di Padre Aurelio Marino).

Per questa ragione è doveroso dargli spazio, concedergli quella biasimevole amplificazione che il Marsili Notizie annovera in certi ambienti, quei luoghi nei quali – purtroppo – non si conosce quello che Pennestrì efficacemente definisce il «coraggio di denunciare la vergogna che continua a persistere in questa città», schermi visualizzati da omuncoli abituati a gettare la pietra e a nascondere la mano, che solo per natura meschina leggono costantemente le notizie di questa testata, allo scopo di denigrarla in qualche modo sul web o attraverso altre iniziative.

A “loro” è dedicata questa apertura a Roberto Pennestrì, perché alle migliaia di utenti che quotidianamente passano su questo spazio, l’articolo in questione susciterà reazioni da lettori reali, da osservatori attenti che ormai sanno discernere tra la “bufala” e un “fake”.

Non commentando gli esiti del giusto processo che lo ha visto soccombere ieri al Tar di Catanzaro, ma concentrandosi sulle cause d’innesco della paradossale situazione per la quale – alla fin fine – Pennestrì è risultato non essere in regola, dell’esternazione condivisa dal gestore dello stabilimento balneare “Holiday beach” è riportata la parte concettuale, quella proiettata alla visione di un cambiamento non ancora percepito nell’attualità, al desiderio di una “misura d’uomo” che sappia riflettere l’immagine di quanti al mattino si guardano allo specchio. Nella fattispecie i paolani.

Cittadini ai quali – in generale – il Marsili Notizie è lieto di offrire piccoli stralci del “Pennestrì pensiero”.

«È facile dare la colpa agli altri essendo consapevoli dei propri errori. Sono stato accusato ingiustamente di denunce che non ho mai fatto, non ho bisogno di nascondermi ed ho il coraggio di denunciare la vergogna che continua a persistere in questa città, né mi nascondo come un ladro perché nn ho rubato nulla agli altri, se qualcuno ha qualcosa da dirmi che me lo dica in faccia. Non faccio ricadere la colpa su altri, né tantomeno uso pseudonimi o tanti profili fake per celare la mia vera identità. Questo lo fanno gli ipocriti che non hanno il coraggio di ammettere la loro incapacità, che speculano sulla povera gente, che provano con i loro marchingegni a farti cadere nella loro volgarissima trappola».

«Non importa se ho perso alla Cautelare, il Signore è Uno che ripaga e mi restituirà quello che con forza mi è stato tolto. Il Signore è giudice, tutto accade per un motivo e tutto ha un perché alla Presenza di Dio».

«Auguro, a chi vuole prendere le redini della città nelle prossime elezioni, di perdere se non si è capaci di dare una svolta positiva a questa città, di capire le priorità e affrontarle, di non pensare al bello ed al tecnologico se poi non si riesce a tappare un buco. Io penso ad una città, Paola, dove la qualità della vita (intesa come salute fisica) venga messa al primo posto, abbiamo bisogno nn di intrallazzi politici ma di salute. La gente continua a morire e nn riusciamo a capire il perché? Concludo con un GRAZIE a tutti quelli che finora mi hanno sostenuto, al parroco Padre Aurelio Marino e alla comunità parrocchiale per il loro sostegno, alla mia famiglia, perché e solo grazie a loro (mia moglie e mio figlio) che riesco a superare ogni ostacolo e un GRAZIE a Dio che mi è sempre accanto e nn mi abbandonerà mai».

«PS: pregate e confidate in Dio. Buona giornata a tutti Roberto Pennestrì e famiglia»

About Francesco Frangella

Giornalista. Mi occupo di Cronaca e Politica. Sono tra i fondatori del Marsili Notizie ed ho collaborato come freelance per varie testate.

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