La ricostruzione di quanto è avvenuto l’altro ieri in municipio, a Paola, è fortunatamente contenuta nei verbali che la Polizia ha dovuto redigere in seguito ad una chiamata che, tanto i consiglieri della minoranza presenti, quanto i loro accompagnatori (ingegneri ed avvocati), hanno dovuto effettuare in seguito alla sequela di strani accadimenti che si sono succeduti dopo aver chiesto alcuni documenti.
Nella fattispecie, Francesco Aloia, Francesco Sorace, Giovanni Politano e Graziano Di Natale, in compagnia degli avvocati Francesco De Cesare e Vincenzo Fedele, e degli ingegneri Pino D’Andrea e Fabio Iaccino, intorno al primo pomeriggio di martedì si sono recati in comune, con la ferma intenzione di prendere visione degli incartamenti relativi alla recente assunzione del dott. Mauro Perfetti (ingaggiato direttamente su decreto del sindaco Basilio Ferrari) nonché quelli inerenti i Finanziamenti della Regione Calabria dal 2012 al 2017 con specifica destinazione al depuratore comunale, alcuni documenti riguardanti il PSC e i dati reali di copertura della raccolta differenziata.
Tuttavia, malgrado fosse loro diritto, i consiglieri non sono riusciti nell’operazione, perché dalle parti degli uffici che avrebbero dovuto metterli a disposizione, i documenti non sono usciti. Nonostante la presenza di un così corposo numero di richiedenti, né il vicesegretario Francesco Maddalena (sostituto dell’assente segretario, Nicola Falcone), né tantomeno i capisettore Gianfranco Scerra e Ida Casacchia, sono riusciti ad ottemperare a quanto – giuridicamente – spettava mettere a disposizione dei consiglieri, primariamente per il loro ruolo istituzionale.
Adducendo motivazioni difficilmente ascrivibili al rigor di logica, la dottoressa Casacchia ha indotto il gruppetto a rivolgersi alle Forze dell’Ordine, con Carabinieri e Polizia chiamati immediatamente per far fronte alla situazione. Prontamente giunti sul posto, gli agenti del Commissariato (cui comunque è poi seguita anche la venuta dei militari dell’Arma, che hanno preso atto dell’intervento dei colleghi), hanno redatto verbali contenenti le versioni di quanto sarebbe accaduto.
Secondo quanto riportato da consiglieri, avvocati e ingegneri, all’atto di essere ricevuti dal vicesegretario per vedersi consegnare i documenti inerenti l’assunzione di colui che è stato autorizzato a firmare le carte che – di fatto – hanno innestato gli ingegneri Raffaella Mastroianni, Ulisse Smeriglio e Fabio Pavone, nella pianta organica del comune di Paola (a tempo indeterminato), il dottor Maddalena li avrebbe indirizzati verso il dottor Scerra, responsabile del settore relativo al Personale. Il caposettore, dal canto suo – facendo mettere a verbale che lui, degli atti in questione, non ne sapeva nulla, tanto da non averli né firmati, né tantomeno vagliati alla luce della sua delega, allo stato attuale non revocatagli da nessun avviso notificato del sindaco Ferrari – ha indirizzato il gruppetto richiedente verso l’ufficio della dottoressa Casacchia. La responsabile del servizio segreteria, però, lamentando una priorità più impellente, ha opposto il suo diniego alla consegna dei documenti.
Nel frattempo è stato avvistato un altro gruppetto, formato dal neo assunto dirigente Utc Fabio Pavone, dal “firmatario” del suo atto d’assunzione, Mauro Perfetti (che dopo, le dichiarazioni di Gianfranco Scerra, non è dato sapere se si possa qualificare “responsabile del settore Affari del Personale”) e l’assessore alle Finanze, Stefano Mannarino, tutti e tre intenti a recarsi nella stanza d’ufficio del segretario comunale.
All’atto di vedersi negare un proprio sacrosanto diritto, i consiglieri hanno vissuto la situazione come la scintilla da cui poi è deflagrata la necessità di un intervento della Polizia.
Secondo quanto riportato dall’avvocato Vincenzo Fedele: «Il segretario comunale, assente, ha delegato telefonicamente la dottoressa Casacchia a mostrarci gli atti, ma il caposettore non ci ha più aperto la porta, sostenendo che era appena arrivata e aveva altro da fare».
Coloro che erano subentrati nella stanza del segretario, in concomitanza dell’arrivo della volante, sono stati notati mentre abbandonavano il comune da una via secondaria.
Sul caso è pronto un esposto per la Procura.