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Paola – Rifiuti “in stato di libertà”, tanto nell’ambiente quanto nelle versioni

Un video, divenuto subito “virale”, è stato pubblicato l’altro ieri mattina su internet da un utente che ha assistito ad una scena deplorevole.

Nel filmato è stato documentato un grave atto d’inciviltà, perpetrato ai danni del decoro urbano e dell’igiene ambientale.

Nei pressi del Parco Mediterraneo, complesso abitativo composto insieme alle case popolari di Via Sottopromintesta (famosa strada interrotta da una frana pluriennale), è stato immortalato un uomo intento a svuotare un motocarro carico di immondizia, vicino la foce di un torrente.

Un fotogramma del filmato in questione

La scena, ripresa con un telefonino e con tanto di interazioni verbali, è stata così ricostruita dall’autore del filmato: «Stamattina stavo per scendere in spiaggia quando vedo arrivare un’ape colma di immondizia, ho pensato non si fermerà qui a scaricare… me lo auguro! E invece no, l’ape si ferma, scende un signore di mezza età e con fare elegante inizia ad accatastare tutta quella roba in una zona dove non è permesso scaricare. Abbiamo chiesto chi l’avesse mandato, se avesse qualche permesso (credo proprio di no) e la sua risposta è stata “U comune m’ha mandato”. Ora volevo chiedere a Basilio Ferrari e Francesco Sbano se conoscono questa persona e se hanno dato l’ordine di scaricare in quel posto! In ogni caso il video è stato già dato alle autorità competenti».

Dato il riferimento personale a due esponenti istituzionali, quasi immediata è giunta la risposta del vicesindaco Sbano, che ha detto: «Grazie per la segnalazione, verificheremo e chiariremo. Sono fuori».

Senza quindi prendere seduta stante le distanze dall’esecrabile atto perpetrato.

Gesto contro il quale invece Graziano Di Natale ha tuonato: «Domani, insieme ai cittadini residenti, adotterò le iniziative opportune al fine di individuare i responsabili di tale scempio».

Laddove il consigliere provinciale ha visto «responsabili», il vicesindaco paolano ha soltanto ravvisato gli estremi per “verificare e chiarire”.

A pochi giorni dal comunicato stampa col quale il sindaco ha annunciato che «Paola non è mai stata così pulita», questa mazzata giunge a rafforzare una visione opposta, fatta da una realtà spalmata su tutti e quattro i punti cardinali e che, di seguito, è proposta sinteticamente.

Stretta in una morsa che abbraccia i confini cittadini lungo tutti e quattro i punti cardinali, Paola sta palesando uno stato di “nettezza” che mal si concilia con le rassicurazioni fornite qualche giorno fa.

Lungo un asse che si protrae dalla periferia sud a quella a nord, lo spettacolo deprimente offerto da sacchetti putrescenti in decomposizione a pochi passi dalla spiaggia, nell’alveo dei fiumi o tra le frasche della macchia vegetale che caratterizza la flora locale, rappresenta una voragine civica cui nessun comunicato stampa può mettere una toppa.

Percorrendo la famigerata “strada dei bracci”, che costituisce il collegamento litoraneo tra la città del Santo e quella di San Lucido, la situazione è talmente malmessa che qualche residente – allarmato dai continui sversamenti sotto i cavalcavia ferroviari – ha pensato di risolvere il problema tirando una catena che taglia trasversalmente l’asse viario, metodo poco rispettoso dei diritti degli automobilisti ma sicuramente efficace contro la pratica messa in atto da qualche incivile.

Risalendo la strada in questione si giunge all’ex area mercatale dove, malgrado le rassicurazioni relative all’installazione di un servizio di video sorveglianza, a pochissime decine di metri dal recinto che delimita la zona in cui un tempo venivano allestite le bancarelle domenicali, una lunga striscia di sacchetti nauseabondi da bella mostra di sé.

Continuando il tour per la risalita di Paola, si giunge nei pressi della strada ormai nota come “via della frana”, ovvero l’area in cui insiste il complesso “Mediterraneo” e gli attigui edifici popolari. Zona di cui s’è occupato il video che ha tenuto banco lo scorso 25 Aprile.

Quindi, svoltando a nord s’incrocia torrente che delimita il popolosissimo Rione Colonne, a due passi dalla Marina della città, noto come “Fiumarella”, nel cui letto c’è una vera e propria discarica a cielo aperto, continuamente alimentata da quegli incivili che non riescono proprio a comprendere le positività del servizio di raccolta differenziata dei rifiuti.

Salendo lungo la strada di Via San Rocco è possibile svoltare per un altro dei centri abitati più corposi della città, ovvero Rione Giacontesi. Li, nonostante la presenza del presidio di giustizia per antonomasia, malgrado la presenza “strategica” del mercato domenicale, presso il belvedere che ha fatto da cornice per molti amori nati a Paola, la situazione induce allo schifo. Non solo rifiuti domestici ammassati sulla traccia bruciata di quelli precedenti, ma anche oggetti ingombranti come materassi matrimoniali, languono nell’incuria e nel disinteresse di coloro che dovrebbero intervenire.

Continuando la salita della città si entra nel centro storico dove, nei pressi di Via Lungoterravecchia (nota anche per il mulino che un tempo funzionava da quelle parti), altri sacchetti sparsi sotto al muraglione che sostiene il vecchio acquedotto.

Seguendo la traccia maleodorante, le narici sono invitate a recarsi più in alto e, attraversata la sopraelevata che conduce al rione Cancello si giunge sino ai margini dell’ingresso che porta all’Utc.

Anche li, senza che nessuno se sia fatto carico, altre buste maleodoranti sono sparse nel segmento che intercorre tra via dell’Addolorata e via Baracche (a due passi dal Santuario di San Francesco). Continuando il tour nell’immondezzaio, si arriva poi al confine più a nord dove, imboccando la strada che poi conduce alla zona “Pagnotta” del Lungomare, la situazione non accenna a cambiare, con l’aggravio di rifiuti derivanti da presumibili lavorazioni edilizie che – oltre a deturpare – costituiscono un notevole pericolo per l’ambiente e la salute pubblica.

Ma, stanti le parole ufficiali dell’esecutivo in carica, a Paola va tutto bene, anche perché ieri (26/04/2017) almeno dinnanzi al Parco Mediterraneo è stata compiuta una bonifica.

 

FOTOGALLERY REALIZZATA NEI GIORNI DEL 24 E 25 APRILE

 

About Francesco Frangella

Giornalista. Mi occupo di Cronaca e Politica. Sono tra i fondatori del Marsili Notizie ed ho collaborato come freelance per varie testate.

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