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Paola: Con la guida dell’assessore Cupello, il Banco Alimentare sarà realtà

Nel solco di una continuità mai venuta meno dall’atto di prendere le redini del settore delle politiche sociali, l’assessore Marco Cupello ha confermato l’attitudine di far seguire i fatti alle proposte presentate in giunta.

«Il Comune di Paola ha aderito al Progetto Banco Alimentare – si legge nell’avviso che sancisce l’avvio dell’iniziativa tenacemente intrapresa dal delegato Udc in giunta – che prevede la distribuzione mensile, in favore di famiglie bisognose, di alimenti di prima necessità. Il presente Avviso pubblico è finalizzato all’individuazione di n. 160 persone indigenti a cui distribuire alimenti di prima necessità. La finalità del progetto è quella di sostenere i nuclei familiari del Comune di Paola che vivono una situazione di disagio. Beneficiari e requisiti di ammissibilità: per beneficiari si intendono i nuclei familiari privi di reddito o con reddito insufficiente che: Risiedono nel Comune di Paola; siano cittadini di Stati aderenti e non aderenti all’Unione Europea ma con permesso di soggiorno o carta di soggiorno (ai sensi del D.Lgs. 286/98); posseggono un valore Isee uguale o inferiore a euro 8mila e 500».

L’avvocato subentrato in corso d’opera, ha anche reso noti quelli che saranno i criteri di valutazione per l’attribuzione del punteggio con cui “entrare in classifica”.

«L’Ufficio dei Servizi Sociali – si legge – provvederà a stilare una graduatoria delle domande pervenute entro il termine del 19 Maggio 2017», applicando i punteggi alle condizioni riportate in una tabella esplicativa che parte da composizione del nucleo familiare e reddito.

Per ogni minore da 0 a 3 anni, i punti assegnati saranno due, chi invece dovesse avere minori da 4 a 17 anni, si vedrà attribuire 1,5 punti, mentre coloro dovessero avere componenti maggiorenni, per ognuno di loro si vedranno comminare un punto, discorso diverso per le persone che vivono da sole, alle quali sarà riservati due punti.

Per quanto concerne il reddito certificato attraverso l’Isee: se andasse da zero a 2mila euro all’anno, sono previsti otto punti, se invece rientrasse nella forbice da 2.001 a 4mila euro, i punti assegnati saranno cinque, da 4001 a 6mila euro invece si prospettano tre punti mentre per coloro che dichiarassero da 6001 a 8mila e 500 euro, verrà considerato un punteggio di due unità.

Altre condizioni valevoli due punti riguardano la fragilità sociale.

Nella fattispecie si tratta di famiglie mono genitoriali «presenza di un unico genitore nel nucleo familiare per stato di vedovanza, morte, separazione, divorzio, irreperibilità certificata, mancato riconoscimento del figlio da parte di uno dei due genitori» e «presenza nel nucleo familiare di soggetti riconosciuti come non autosufficienti ai sensi della legge».

L’ultimo elemento per “entrare in classifica” riguarda lo stato di disoccupazione, con una griglia che va da due a quattro punti a seconda che riguardi «uno dei componenti del nucleo familiare (2, ndr), due o più componenti del nucleo familiare (3, ndr) e assenza di rete familiare (assenza di familiari) o stato di emarginazione e solitudine (4, ndr)».

About Francesco Frangella

Giornalista. Mi occupo di Cronaca e Politica. Sono tra i fondatori del Marsili Notizie ed ho collaborato come freelance per varie testate.

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