fabio pavone

Paola – Pure il servizio Mensa a Scuola “interrotto” per interdittiva antimafia

Con otto giorni di intervallo rispetto alla consapevolezza relativa all’interdittiva antimafia con cui, la Prefettura di Cosenza, ha reso nota l’inidoneità operativa della ditta che si occupa del servizio di refezione scolastica anche a Paola, l’amministrazione comunale ha deciso di “risolvere” il contratto con la Cardamone Group Srl di Celico.

Nella fattispecie, dopo quanto è accaduto con la Lao Pools di Scalea – impedita all’espletamento dei servizi per decisione di S.E., dott. Gianfranco Tomao, lo scorso 21 marzo – anche per la società celichese è arrivato il medesimo altolà alla prosecuzione di un rapporto che il comune, guidato da Basilio Ferrari, aveva impostato su un esborso pluriennale di 482mila 625 euro.

A dare conferma del recepimento inerente il dettame prefettizio (che lo scorso 10 maggio s’è abbattuto sulla realtà lametina, sancendo l’interruzione del servizio mensa nelle scuole dell’infanzia, primarie, secondarie di primo grado, e del servizio di fornitura pasti agli anziani a domicilio), è stato il dottor Francesco Maddalena, che con la determina dirigenziale n. 81 – sottoscritta in qualità di caposettore del Servizio Pubblica Istruzione – ha di fatto destituito la Cardamone Group dalla sua mansione.

A firma del vicesegretario, noto per il divieto promulgato qualche tempo fa in merito al consumo di panini o altre cibarie portate da casa e consumate nella sala refezione dei relativi plessi scolastici, si legge: «Vista la richiesta di informativa […] dalla quale risulta l’esistenza dell’interdittiva antimafia a carico della ditta aggiudicataria del contratto relativo al servizio di ristorazione scolastica […] Preso atto della nota dell’11.05.2017 a firma del sig. Sindaco avv. Basilio Ferrari con la quale si sollecita la risoluzione immediata del contratto n. 621 del 15.11.2016 stipulato tra il Comune di Paola e la ditta Cardamone Group srl; Visto che la norma […] prevede “qualora la sussistenza di una causa di divieto siano accertati successivamente alla stipula del contratto, i soggetti di cui all’art. 83, commi 1 e2, salvo quanto previsto al comma 3, revocano le autorizzazioni e le concessioni o recedono dai contratti fatto salvo il pagamento del valore delle opere già eseguite e il rimborso delle spese sostenute per l’esecuzione del rimanente […] Determina […] di dichiarare, per esistenza dell’interdittiva antimafia , la risoluzione immediata del contratto d’appalto».

Lapidario il commento del senatore Nicola Morra del M5S, che a proposito di ciò che è accaduto a Lamezia, ha detto: «Il Prefetto di Cosenza ha indicato nella società Cardamone Group, una realtà meritevole dell’interdittiva antimafia. Appena ciò si è saputo il Comune di Lamezia ha revocato l’aggiudicazione dei servizi di mensa scolastica in precedenza ottenuti dalla stessa Cardamone Group. Ci si domanda che cosa impedisca al Comune di Rende ed all’azienda ospedaliera di Cosenza di fare altrettanto». Perché la Cardamone Group (in ATI con “La Cascina” – altra società rientrata nel tourbillon giudiziario venutosi a creare con “Mafia Capitale”), dal maggio 2016 è subentrata nella gestione delle cucine dell’ospedale bruzio.

Fortunatamente l’anno scolastico è agli sgoccioli, quindi per scolari e studenti paolani non dovrebbero prefigurarsi particolari disagi.

I fastidi, semmai, potrebbero essere avvertiti nella campagna elettorale, dove probabilmente a Ferrari potrebbe essere rinfacciato d’aver avuto rapporti con due società interessate da provvedimenti molto restrittivi da parte del Prefetto, su questioni delicate e gravose come quelle inerenti l’antimafia.

About Francesco Frangella

Giornalista. Mi occupo di Cronaca e Politica. Sono tra i fondatori del Marsili Notizie ed ho collaborato come freelance per varie testate.

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