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Pronosticata da parecchi big della aggregazione a suo supporto, la “remuntada” di Basilio Ferrari ad un certo punto si è interrotta e, quando è apparso chiaro il divario incolmabile, dalle parti della coalizione di Salute Pubblica è esplosa la gioia.
Decine le bottiglie di spumante stappate in pochi minuti hanno, in parte, anticipato i fuochi artificiali brillati successivamente su Piazza del Popolo.
Ma mentre il candidato vincitore stava ancora apprestandosi all’incontro con la cittadinanza in festa, un brivido freddo ha permeato molti presenti sull’area attorno alla fontana.
Neanche si fosse trattato di una clamorosa smentita, forsennatamente ricercata da quanti hanno impegnato diversi presidenti di seggio a ricontare le schede scrutinate, la notizia giunta a turbare il clima davanti alla facciata della chiesa di Montevergine, riguardava – nientemeno – una strana situazione verificatasi al Sant’Agostino.
I fatti sarebbero stati tali che la maggioranza, da insediare con la cerimonia di quest’oggi, ha chiesto le registrazioni delle telecamere di sorveglianza interne al municipio.
A quanto pare, l’attenzione è rivolta verso una presunta “intrusione” commessa da un dipendente comunale, un ingresso con prelievo di materiale da stanze riservate agli amministratori.
“Effetti personali”, è l’ipotesi più accreditata, cose ascrivibili ad un elemento tra quelli che hanno costituito l’organo esecutivo della maggioranza Ferrari, il quale – preso atto della sconfitta – avrebbe demandato, al disponibile e solerte lavoratore, il compito di recuperargliele.
Malgrado fosse dislocato in un luogo pubblico – al quale è stato inibito l’ingresso alla stampa non gradita – il quartier generale in cui elementi della giunta uscente hanno atteso il verdetto delle urne (centro laboratoriale “Antonio Eboli”), dista davvero poco dal comune.
Eppure per qualche ex delegato è risultato impossibile recarsi al S. Agostino per ritirare le sue cose.
Ad operazione in corso, un agente di guardia alla sicurezza dell’edificio, avrebbe sorpreso l’uomo chiedendogli spiegazioni, non pervenute in una forma intelligibile.
La richiesta di un intervento della forza pubblica, ovvia considerando l’atteggiamento sospetto, avrebbe pertanto accelerato le operazioni condotte dal dipendente che, incurante dei richiami, avrebbe poi preso il largo con l’automobile (rischiando, addirittura, di investire la guardia che nel frattempo sarebbe sopraggiunta in cerca di motivazioni).
Malgrado la preoccupazione, l’indagine avviata potrebbe svelare dettagli convergenti con la versione degli “effetti personali”.
Anche se l’altro ieri mattina, la vettura in dotazione all’ente non era nel parco macchine del comune.
Segue il video che documenta la festa di piazza seguita alla matematica certezza dell’elezione a sindaco di Roberto Perrotta.
