roberto pennestrì

Paola – Anche il Consiglio di Stato sorride a Roberto Pennestrì e all’Holiday

Ci eravamo lasciati con l’Holiday Beach finalmente riaperto e con Roberto Pennestrì finalmente in grado – nonostante in ritardo di un mese abbondante – di accogliere bagnanti, amici e clienti che preferiscono il suo stabilimento balneare.

Con una decisione dell’attuale amministrazione comunale, lo storico lido è tornato a colorare la spiaggia, ma il vero “inizio delle attività” potrebbe essere postdatato di qualche giorno, perché quasi una settimana dopo l’apertura è giunta la sentenza con cui, il Consiglio di Stato, si è espresso in merito al ricorso al Tar resosi necessario per un’ordinanza di demolizione pendente sulla struttura ricettiva (opera del passato esecutivo).

«Sul ricorso numero di registro generale 3858 del 2017 – si legge nel dispositivo emesso dalla VI Sezione – proposto dalla Holiday Beach s.a.s., in persona del legale rappresentante p.t., rappresentata e difesa dall’avvocato Sabrina Apollinaro […] contro Comune di Paola, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso dall’avvocato Claudia Parise […]; Responsabile del II Settore Ufficio Tecnico comunale Lavori Pubblici, non costituito in giudizio; per la riforma dell’ordinanza cautelare del Tar Calabria – Catanzaro: Sezione II, n. 85/2017, resa tra le parti, concernente ordine di demolizione di opere abusive e revoca in autotutela di concessione demaniale marittima. […] Ritenuto allo stato, nell’ambito della delibazione propria della presente fase, sufficientemente comprovato il requisito del fumus boni iuris (“parvenza di buon diritto”, ndr), avuto riguardo in particolare alle presupposte note regionali (tra cui la n. 7223 del 16.4.2014) alla luce delle quali risulta tra l’altro che l’invito dei competenti uffici regionali agli omologhi comunali non fosse specificamente rivolto a che si incidesse sul titolo abilitativo riguardante la concessione di durata annuale, onde in sede di delibazione di merito varrà tenere sufficientemente separati i piani di analisi concernenti, da un lato, questa concessione e, dall’altro, quella di durata stagionale […] Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale […] accoglie l’appello (ricorso numero: 3858/2017) e, per l’effetto, sospende gli effetti degli atti originariamente impugnati, disponendo altresì che, a cura della segreteria, la presente ordinanza sia trasmessa al Tar per la valutazione di una possibile sollecita fissazione dell’udienza di merito […] Spese compensate».

La permanenza operativa di Roberto Pennestrì rappresenta, nella sua autorizzata prosecuzione, un esempio di quanto la ragione sia superiore all’irruenza, perché tutto è nato da una biasimevole fretta, che porterà ancora il comune – oltre al privato – ad impegnare finanze di tutti.

Perché chi lavora deve giustamente essere pagato, soprattutto in virtù dell’impegno profuso (che nel caso del Consiglio di Stato è tale da costituire oggetto di giurisprudenza).

Certo è che l’ufficio “a suo tempo” diretto dall’ingegner Fabio Pavone, allo stato attuale registra molti passivi sul fronte delle cause perse.

Per chi invece è risultato vincitore, nella fattispecie Pennestrì, si prospetta un’altra estate da “sentinella” della sensibilizzazione verso tematiche ambientali, soprattutto volte alla tutela del mare.

About Francesco Frangella

Giornalista. Mi occupo di Cronaca e Politica. Sono tra i fondatori del Marsili Notizie ed ho collaborato come freelance per varie testate.

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