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Un colosso mondiale delle bevande, detentore di marchi tra i più prestigiosi di quelli che vengono serviti ai banconi dei bar o negli scaffali dei supermercati, ha fatto tappa a Paola – per la seconda volta consecutiva – al fine di incontrare coloro che danno vita al consorzio Terredamare.
Seguendo un programma che ha già sancito una collaborazione di tipo commerciale, la “InBev” (nome della società in cui confluiscono decine di marche “da bere”) ha garantito un altro anno di partnership alla creatura consortile che, sul litorale cittadino – oltre a poter contare sull’apporto di tanti titolari di stabilimenti balneari – è sorretta da pilastri come Francesco Imbroisi e Marco Cupello.
Da quando “Terredamare” ha allargato la sua influenza, aggiungendo a quella cosentina anche la provincia catanzarese, gli impulsi positivi per il settore turistico hanno prodotto risultati incoraggianti.
La Calabria è stata menzionata su diverse testate di tiratura mondiale, acquisendo lo stato di “meta imperdibile”, anche e soprattutto in virtù della crescente collaborazione tra operatori intenzionati a condividere lo stesso obiettivo, basato sull’efficienza dei servizi ad un costo competitivo sul mercato.
Ovviamente con il consorzio è stato creato anche un rapporto sinergico con le istituzioni, più propense ad andare in contro ad interessi collettivi e non più isolati.
Per quanto riguarda la valorizzazione di una tipicità più propriamente locale, anche la “Riviera di San Francesco” – presieduta da Giuseppe Ollio – sta incasellando risultati che saranno funzionali ad ulteriori passi avanti.
