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Paola: Manutenzione lungomare ferma a pista? Perché pochi € alla ditta?

I lavori di «Manutenzione Straordinaria del Lungomare San Francesco da Paola e Realizzazione nuovo Water Front», costituiscono – da mesi – il fulcro di un’inchiesta giornalistica su cui, presto, si dovrebbe poter scrivere la parola “fine”.

Tuttavia, dato che i colpi di scena continuano a susseguirsi, è necessario dover dar cronaca degli ultimi sviluppi.

Si da infatti il caso che, poco più di una settimana fa, un incontro formale si è tenuto tra le varie parti coinvolte, vale a dire l’amministrazione comunale, la ditta esecutrice dei lavori, i tecnici incaricati e i referenti degli uffici preposti.

Nel corso di un faccia a faccia, i costruttori della ditta Scutieri di Catanzaro hanno reiterato richieste già fatte pervenire a mezzo Pec, inerenti il “pagamento somme dovute con contestuale richiesta di proroga tempi esecuzione lavori”.

Alla base di tali istanze sarebbero state proposte due distinte fatture, emesse successivamente alla sottoscrizione del contratto avvenuta in data 4 aprile di quest’anno (quindi dopo ben quattro mesi rispetto all’inizio effettivo dei lavori di manutenzione, in barba alle vigenti normative).

Tali “parcelle” sono state emesse in relazione a due stati d’avanzamento dei lavori (Sal), con la prima dal valore di 75mila 992 euro e la seconda da 164mila 473 euro, per un importo complessivo di 240mila 465 euro.

Considerato che il budget, predisposto dall’amministrazione Ferrari per ciò che ineriva i “lavori a base d’asta”, era stato fissato a 242mila 848 euro e 22 centesimi, si può ben capire quanto si sia andati vicini al suo esaurimento già con due semplici stati d’avanzamento.

La ditta, sollecitando il pagamento restante del primo Sal, ovvero poco più di 28mila euro, avrebbe preteso anche l’immediata corresponsione del secondo, cioè 164mila euro e rotti, ponendole come condizioni imprescindibili per la continuazione dei lavori (inerenti la “sola” posa del cordolo in PVC, per separare la pista ciclabile dalla sede stradale).

Malgrado gli interventi non rispecchino affatto i progetti presentati, la ditta ha avanzato richieste apparentemente “conclusive”, anche se non si comprende come si possa considerare ultimato un lavoro difforme da quello prospettato e, soprattutto, “incompleto” sul piano della piantumazione delle varietà vegetali concordate dall’ingegner Fabio Pavone (progettista dell’opera) con la soprintendenza , nonché l’assenza dell’allestimento delle aree relax promesse alla cittadinanza.

Restando sul piano “tecnico”, oltre all’ingegnere progettista, c’è anche l’architetta Angela Maria Marcelli, beneficiaria di due liquidazioni, costituite da una prima elargizione da 11.970,43 euro (comprensivi di iva ed oneri), e altri 10.919,66 euro per «le prestazioni di Direzione Lavori e Coordinatore della Sicurezza in fase di Esecuzione» del cantiere sul lungomare.

Proprio lei, secondo indiscrezioni, nel corso della recente riunione, avrebbe rinnegato l’amministrazione “uscita”, prendendo formalmente le distanze da coloro con cui – comunque – alle scorse elezioni s’è candidata.

Domani invece sarà dato conto di una determina dirigenziale redatta sempre dall’ex capo Utc, ingegner Fabio Pavone, che benché protocollata non ha mai visto la luce dell’albo pretorio.

About Francesco Frangella

Giornalista. Mi occupo di Cronaca e Politica. Sono tra i fondatori del Marsili Notizie ed ho collaborato come freelance per varie testate.

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