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Come è stato possibile apprendere dalla viva voce del presidente del consiglio comunale, l’avvocato consigliere provinciale Graziano Di Natale, Sua Eccellenza il Prefetto – dott. Gianfranco Tomao – ha scritto una missiva al comune di Paola.
Il motivo dell’epistola formale consiste nella richiesta di immediata approvazione del “conto consuntivo”, un’operazione che avrebbe dovuto compiere l’amministrazione “uscita” a guida Ferrari e che, invece, Roberto Perrotta si ritrova sul groppone.
In settimana dovrebbe quindi essere svolta la fondamentale assise, nella quale probabilmente verranno alla luce anche gli ultimi mesi dell’esperienza gestionale di coloro a cui i paolani non hanno rinnovato la fiducia: sindaco, assessori e consiglieri che adesso dovranno argomentare i motivi di alcune scelte che, all’apparenza dei subentrati, sono apparse addirittura “controverse”.
Nel faldone che i componenti della coalizione vincitrice hanno già iniziato a comporre, ci sarebbero diversi atti contraddistinti da asterischi e punti interrogativi, documenti deliberativi per operazioni che potrebbero necessitare del chiarimento dell’aula.
Non è infatti da considerarsi scontato l’accollamento di tutta la materia contabile con cui i nuovi inquilini del S. Agostino si stanno trovando ad avere a che fare, e c’è addirittura chi vocifera la possibilità dell’invio di alcuni atti in Procura, istituzione che potrebbe essere “scomodata” qualora non si trovassero pezze giustificative ad alcune voci di spesa.
In questo contesto potrebbe addirittura prendere maggior vigore l’ipotesi secondo la quale, consapevoli del richiamo prefettizio, tanto Basilio Ferrari quanto Antonio Lo Gatto, abbiano tentato di far slittare i lavori del consiglio, con l’intenzione di metterne in discussione l’insediamento una volta che, trascorsi i dieci giorni ventilati dal consigliere “anziano” e presidente momentaneo dell’assise, fosse anche terminato il lasso concesso dal dottor Tomao.
Ovviamente questa è solo una delle varie chiavi di lettura che in molti stanno azzardando riguardo la decisione di “compromettere” il primo giorno ufficiale dell’amministrazione Perrotta, perché a nessuno è sfuggito il dettaglio relativo al fatto che certe contestazioni sarebbero potute essere propugnate nel corso degli ultimi cinque anni di governo.
Per il sindaco in carica e i suoi sostenitori assessorili e consiliari si preannuncia dunque un momento di lavoro extra, necessario a mettere a punto il miglior viatico per andare in contro alle scadenze formali senza inciampare in perdite di tempo che il Prefetto non accetterebbe.
