lungomare di paola

Paola – S’agganciano ai “torroncini” della ciclovia e cadono sul “waterfront”

L’incidente avvenuto l’altro ieri sera sul lungomare San Francesco di Paola, per quanto rientrante in una casistica che proprio nel punto in cui è successo ha già registrato altri sinistri, rappresenta comunque una novità assoluta.

Perché il motivo per cui due ragazzi sono stati sbalzati dalla sella del loro vespino, per quanto ascrivibile ad un azzardo commesso da un automobilista intento a svoltare, è dipeso dalla disposizione dei cordoli gialli (meglio noti come “torroncini”) posati per marcare l’unico chilometro apparentemente inaugurato della pista ciclopedonale.

Si da infatti il caso che, per quanto sia tuttora un cantiere aperto, la porzione settentrionale dello “straordinariamente manutenuto waterfront” presenta delle caratteristiche peculiari che mettono a dura prova l’abilità alla guida.

Perché il restringimento della strada avvenuto su un tratto rimasto a doppio senso di marcia, è talmente costrittivo che la tolleranza per gestire un qualsivoglia errore di guida è pressoché nulla.

Come testimonia il sinistro dell’altra sera, dove il caso ha voluto che il guidatore di un’Alfa Romeo svoltasse d’improvviso a sinistra, invadendo la carreggiata dove transitavano due giovani a bordo di una vespa.

Perché il ragazzo alla guida del ciclomotore, una volta riuscito a schivare il frontale con l’autovettura, s’è trovato costretto a rasentare i torroncini presenti sulla parte di strada opposta a quella che stava percorrendo, andando ad “agganciarsi” con la serie di cordoli presenti che ne hanno determinato la caduta.

In altre parole, mentre transitavano da sud verso nord, i due centauri si sono “incrociati” con l’Alfa Romeo che – provenendo dalla direzione opposta – ha tentato l’imbocco nell’uscita settentrionale del lungomare.

Per evitare lo scontro con la vettura, il guidatore del due ruote avrebbe scartato a sinistra, rasentando i cordoli gialli posti a demarcazione della pista.

Per quanto ardita, la manovra sarebbe potuta risultare ineccepibile e risolutiva, solo che all’atto di passare sui “torroncini” la pedana e il cavalletto della vespa si sarebbero incastrati negli spigoli vivi dei manufatti, ancorando letteralmente il mezzo a due ruote e causando un effetto catapulta per cui entrambi gli occupanti del veicolo sono stati sbalzati a terra.

Immediatamente è scattata la macchina dei soccorsi, giunti prontamente nelle vesti dei sanitari del 118 e degli agenti delle forze dell’ordine che, presi i rilievi del caso, hanno immediatamente attivato le procedure per gestire la situazione.

Resta comunque innegabile la pericolosità dell’accaduto, perché se sulla costruenda “ciclovia” (termine molto caro all’ex sindaco Basilio Ferrari, deliberatore del progetto sottoscritto dall’ingegner Fabio Pavone) si fossero trovati a passare dei pedoni o dei ciclisti, sicuramente le cose avrebbero potuto prendere un’altra, più drammatica, piega.

L’incidente fa il paio con quello accaduto meno di un mese fa (clicca e leggi), quando a pagare lo scotto di un lavoro incompleto e per di più molto dissimile dalle tavole prospettate nel corso di un’indimenticabile conferenza stampa di presentazione (clicca e guarda), fu un ciclista esperto che fortunatamente riuscì a limitare i danni nello scontro con un’automobile.

Il tutto mentre il consigliere Francesco Aloia, nell’ultimo consiglio comunale, ha accusato gli ex amministratori d’aver “lasciato soli” i tecnici autori di siffatta “infrastruttura”.

About Francesco Frangella

Giornalista. Mi occupo di Cronaca e Politica. Sono tra i fondatori del Marsili Notizie ed ho collaborato come freelance per varie testate.

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