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Paola – Coop: Roberto Perrotta predice scrematura dei non aventi requisiti

Essendo tanto intricata quanto vissuta, la vicenda legata alle cooperative non potrà dirsi esaurita fino a quando non si terranno tutti gli incontri che l’amministrazione ha preventivato con ogni componente di ciascun consorzio, o altra forma associativa, da qui alla prima metà del prossimo mese.

Per volontà del sindaco Roberto Perrotta, che constatata l’assenza di molti elementi costitutivi di diverse società ha ravvisato la necessità di andare oltre la formula dell’incontro collettivo, una serie di appuntamenti sono stati calendarizzati secondo un ordine che partirà dal prossimo 5 settembre, quando alle 12.30 verranno accolti in comune i tanti membri del consorzio “Job”.

Due giorni più tardi sarà la volta dei componenti dell’altra realtà consortile, ovvero la “Coop Service”, cui seguirà l’appuntamento di giorno 12 con i soci della “San Francesco”, cooperativa che ha avuto prorogato di un altro mese l’affidamento dei lavori nel centro urbano.

«Le cooperative sociali sono nate con noi – ha detto il primo cittadino – pertanto conosciamo bene la differenza che intercorre tra le iniziative volte a favorire il lavoro di categorie svantaggiate e le speculazioni. Se avessi voluto evitare di affrontare il problema che oggi ci vede qui riuniti, mi sarei limitato ad applicare ciò che era stato sancito con l’atto di cui vi ha parlato il vicesindaco Cassano (che in precedenza aveva mostrato la determina n.33 dello scorso 4 maggio, con cui tutte le cooperative erano state estromesse dai lavori in città per far posto ad un’unica impresa che, tra l’altro, era stata la sola partecipante alla gara d’appalto indetta, ndr). Se avessi voluto declinare ogni responsabilità vi avrei convocato per dirvi semplicemente che non era mia la colpa della vostra mandata a casa, che sarebbe stata da addebitare a chi vi ha preso in giro. Siccome nella mia vita tutto voglio fare meno che il piromane, perché capisco quali sono le necessità e non dimentico le sensazioni che ho dovuto reprimere quando voi siete saliti sui tetti (il riferimento è agli operai ex Ecopa che, nell’estate di due anni fa occuparono il tetto del S. Agostino in concomitanza di un consiglio comunale, ndr) per manifestare un giusto disagio che all’epoca sarebbe stato anche comodo cavalcare ma che, invece, ho cercato di mitigare seguendo la strada del buon senso. L’ultima cosa che voglio fare è speculare sui bisogni delle persone. Molti di voi mi hanno conosciuto all’epoca in cui ero già sindaco e sanno benissimo che non mi sono mai permesso di fare riunioni con le cooperative, o di costituirne in prossimità delle elezioni. Non mi sono mai sognato di venire a fare una sorta di baratto. Adesso ci troviamo dinnanzi ad un bivio, perché un milione di euro per pagarvi non c’è e, nel momento in cui si scopre l’ammontare del sistema creato dall’amministrazione precedente, bisogna rendersi consapevoli che c’è qualcosa di grave che non va. Il problema lo conoscete – ha concluso Roberto Perrotta – e verte su situazioni che non mi piacciono. Perché un conto sono i soggetti svantaggiati e un altro sono i capifamiglia, un conto sono i figli di persone che devono essere prese in considerazione per problemi di carattere sociosanitario e un altro ancora sono le famiglie dove lavorano padre, madre, figli e qualcun altro. Io rispetto a quest’ultima situazione non voglio saperne niente. Per tutti gli altri farò i salti mortali».

About Francesco Frangella

Giornalista. Mi occupo di Cronaca e Politica. Sono tra i fondatori del Marsili Notizie ed ho collaborato come freelance per varie testate.

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