fabio pavone

Paola – Benché inaugurate, ci sono strutture depredate? Scatta l’esposto

Dall’atto di insediamento, seguito alla convulsa conclusione elettorale del 25 giugno, l’amministrazione guidata da Roberto Perrotta ha iniziato un certosino rendiconto su tutte le strutture collegate al comune.

Dopo un’interminabile serie di sopralluoghi, la situazione rilevata dagli amministratori è stata anche verbalizzata dalla Polizia Municipale.

Tra le varie anomalie riscontrate, alla base di ciascun esposto da porre all’attenzione della Procura della Repubblica, quella degli ammanchi di materiale che sarebbe dovuto essere nella disponibilità del comune, è la più spinosa.

Considerando la mole di fatture presenti in municipio, è stato più che logico aspettarsi di trovare quel materiale “di valore” all’interno delle sedi cui era destinato.

Invece, tanto nell’asilo “costruito” da Perrotta e “inaugurato” da Ferrari, quanto nei locali che hanno ospitato il quartier generale dell’ultimo scampolo di campagna elettorale, la sorpresa di non trovare tutto quello che era stato rendicontato è stata grande.

Non essendo stato riscontrato alcun segno di effrazione o di scasso, i sospetti sono cresciuti esponenzialmente, perché all’apparenza sembrerebbe che chiunque abbia fatto sparire i beni acquistati con soldi pubblici, sia potuto accedere ai locali agevolmente e, altrettanto facilmente, ne sia potuto uscire senza dare nell’occhio.

A distanza di oltre cento giorni, cercato quel materiale in ogni possibile meandro comunale, gli amministratori si sono determinati a certificare la sua “scomparsa”, producendosi in una serie di esposti che potrebbero incontrare l’interesse dell’autorità inquirente.

Anche se da quando Perrotta è stato eletto sindaco, questi non sono i primi fatti “strani” che accadono.

Ad esempio, la stessa sera che s’è concluso il ballottaggio, mentre Piazza del Popolo festeggiava insieme alla “Coalizione di Salute Pubblica”, l’autista dell’ex primo cittadino veniva notato – senza alcun motivo che ne giustificasse la presenza – all’interno del municipio, area in quel momento “sotto sorveglianza”. Tant’è che la successiva uscita (con prelevamento di documenti) fu oggetto di un’altra segnalazione alle autorità da parte di chi era preposto a vigilare sulla sicurezza.

Venire a capo di queste apparenti stranezze, restituirebbe limpidezza ad un periodo volato nei lampi di “mezze inaugurazioni”, dove trovarono spazio piste non rispecchianti i progetti presentati alla cittadinanza, assunzioni su cui incombono dubbi sull’idoneità degli strumenti di misurazione adoperati (Google Maps o GPS?), sfoghi assessorili impressi in messaggi vocali molto eloquenti, “affidamenti” di servizi essenziali sospesi per interdittiva antimafia, etc.etc.etc.

About Francesco Frangella

Giornalista. Mi occupo di Cronaca e Politica. Sono tra i fondatori del Marsili Notizie ed ho collaborato come freelance per varie testate.

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