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È stato insignito del distintivo d’oro dai suoi colleghi dell’Ordine di Cosenza, «per aver mirato – si legge nelle motivazioni – con apprezzante virtù ed elevata competenza, a rendere esemplare la sua presenza nel contesto pubblico e professionale, dimostrando come sia possibile vivere, in tutta la sua integrità etico sociale, il prodigio del successo».
Un attestato di stima importante per l’ingegnere Amabile Lattari, capo dell’Ufficio Tecnico Comunale di Paola – vincitore di pubblico concorso per titoli ed esami – dai primi anni ’70 fino al 1987 (anno in cui si dimise per dedicarsi alla libera professione).
Integerrimo al punto da intervenire personalmente in casi “gravi” come la frana di San Salvatore (il cui “passaggio” è oggi riconoscibile per la fitta pineta piantumata lungo il percorso della ss18 nei pressi di Contrada Gaudimare), smottamento per il quale la preoccupazione fu tale da imporre un allarme che lui stesso promulgò casa per casa mentre la terra continuava a “scivolare” verso Sant’Agata.
I colleghi dell’Ordine cosentino, nel loro encomio hanno pertanto enfatizzato questi aspetti, valorizzando l’operato del professionista «per avere percorso – continua il documento – ogni esperienza professionale, dalla responsabilità dei cantieri a quella degli uffici tecnici comunali, alla libera professione, senza mai perdere entusiasmo ed efficacia. Per essere riuscito a conquistare e conservare l’ammirazione e la stima dei colleghi e per aver guadagnato la riconoscenza della collettività che ha beneficiato, in questi cinquant’anni di attività, della sua straordinaria “ingegnosità” professionale».
Tra i tanti progetti realizzati fin dal 1966 si ricordano la costruzione di un acquedotto industriale e di opifici a Crotone, la costruzione di raffinerie di petrolio ad Augusta, la costruzione di opifici per la lavorazione dei prodotti all’Anic di Gela, la ristrutturazione del cementificio di Ragusa, l’ammodernamento e ampliamento della Statale 190 in Sicilia.
Per quanto riguarda il suo “tocco” su Paola, è rimasto impresso nelle ristrutturazioni, costruzioni e/o progettazioni, nonché collaudi vari di innumerevoli opere: lungomare, tribunale (ristrutturazione della vecchia sede e costruzione dell’ampliamento in cui oggi si svolgono le principali udienze penali), nonché il raddoppio della conduttura che da Fiumefreddo “porta” l’acqua in città (risolvendo un atavico problema di approvvigionamento).
Poi Fiumefreddo (scuola media), San Lucido (lungomare, panoramica e scuola media) e Centola (struttura sanitaria Saut).
Un professionista che, per i suoi cinquant’anni di attività, è stato insignito di un riconoscimento esemplare (anche e soprattutto per le nuove generazioni, a volte molto spregiudicate e troppo “rampanti”).
