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Anche dalle parti del municipio è giunto il momento di fare i conti con la tassa sui rifiuti.
Nel caso specifico non si tratta di incasellare percentuali e variabili da inviare ai cittadini, bensì di mettere mano al portafoglio per pagare il tributo per conto della casa comunale.
Ma a quanto ammonta la Tari comminata all’ente che, oltre al S. Agostino, deve versare l’obolo anche per ciò che riguarda gli uffici ubicati in Piazza IV Novembre?
A giudicare dalla determinazione dirigenziale n. 106 dello scorso 25 ottobre, si tratta di una cifra “presuntiva” che arriva a sfiorare i 3mila euro.
A firma del responsabile del settore Lavori Pubblici-Urbanistica-Protezione Civile-Manutenzione, ingegnere Ulisse Smeriglio, l’esborso è stato così argomentato: «Attesa la necessità di procedere all’assunzione dell’ impegno di spesa a favore dell’Equitalia Sud S.p.A., con sede in Cosenza via XXIV maggio-Palazzo K 2000, per l’importo presuntivo di euro 2.926,58 compreso il 5% dell’addizionale provinciale afferente gli immobili comunali, così suddiviso: euro 2.162,79 per Complesso S. Agostino ,attuale sede del Municipio; euro 624,33 per Uffici ubicati in Piazza IV Novembre; euro 139,46 per Addizionale Provinciale».
La somma è stata destinata ad Equitalia in quanto si tratta di società «abilitata quale agente alla riscossione del tributo della Tari» e sarà resa disponibile grazie alla previsione operata dal Settore Contabile e Finanziario dell’ente, che ha messo in bilancio per l’anno 2017 un importo presuntivo necessario al pagamento. Il tutto anche grazie alla deliberazione del Consiglio Comunale n.5 dell’8 maggio 2017, che ha approvato il bilancio 2017/2019.
Ma quella riservata alla Tari, non è stata l’unica “uscita” che recentemente ha preso il largo dagli uffici comunali.
Stante un’altra determina dirigenziale, quasi 2mila e 500 euro sono stati accantonati per far fronte alla seconda anticipazione di cassa per il rendiconto redatto dall’economo comunale (ruolo temporaneamente svolto dal dott. Francesco Maddalena).
La somma si è resa necessaria «al fine di procedere al pagamento di urgenti spese per richieste di acquisizioni di beni e servizi necessari per le attività dei vari settori ed uffici comunali».
Viste quindi le fatture, le note, gli scontrini e i documenti giustificativi delle spese sostenute, è stata resa disponibile una somma di 2.437,38 euro
