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Paola – Annunciata, paventata, “ammucciata”… è arrivata la “Mazzata Tari”

Nell’arco di un triennio (quasi compatibilmente alla stipula del contratto sancito tra la passata amministrazione e la ditta che si occupa dello smaltimento differenziato dei rifiuti) su questa Testata sono apparsi continuamente articoli “premonitori” rispetto ad una situazione che, soltanto nell’ultimo periodo, si è palesata in tutta la sua drammaticità nelle cassette della posta dei cittadini paolani.

Da qualche giorno, imbucate da solerti giovanotti ingaggiati per il compito, le buste contenenti gli esorbitanti conti da riservare al servizio di raccolta differenziata dei rifiuti sono arrivati a funestare la coda conclusiva delle festività natalizie.

Somme stratosferiche che, al netto delle promesse pronunciate da coloro che propiziarono l’attuale sistema, stonano alquanto con gli sgravi fiscali annunciati sin a partire dal medio termine.

Ovviamente, questa prima tassa comparsa come uno spettro infestante, va ricondotta al periodo amministrativo precedente, quando sul soglio del Sant’Agostino sedeva l’ex sindaco Basilio Ferrari (sempre pronto a definire “nemica di Paola” la stampa che si premurava di far sapere anzitempo ai cittadini il rischio cui si stava andando in contro).

Ora che l’entità degli esborsi familiari supera abbondantemente i 600 euro di media, adesso che ci sono padri e madri che si pongono il problema su cosa considerare “prioritario” per il buon andamento della famiglia, frattanto che in comune si completi un iter di razionalizzazione contrattuale che in precedenza era stato imbastito su ogni sorta di “massimo imponibile”, nelle case dei paolani è il momento di fare i conti.

«Come pagare l’affitto ad un figlio fuori sede?», «L’assicurazione della macchina è in scadenza, rinnovarla o pagare prima la Tari?», «Quante rate mi conviene concordare per restare a galla ogni mese?», «Che di questo passo, con tasse così alte, vuoi vedere che dovrò andare a rubare?»… e così via all’infinito, in un gorgo di dubbi che turberebbe anche la serafica indifferenza di un bonzo tibetano.

Eppure era stato scritto, anticipato, addirittura s’era fatto il raffronto con altre realtà vicine alla nostra (nella fattispecie “Fuscaldo”), con aliquote ed esempi fatti per una discreta gamma di casi.

Ma la stampa, a quel tempo – e ancora oggi, tra le righe rancorose di qualche nullafacente che si diletta sul web – era “caina”, “nemica di Paola e dei paolani”.

Così com’era ostile quando pubblicava notizie tipo quella relativa all’uso che la passata amministrazione ha fatto dei soldi “incamerati” con la Tari, spesi addirittura per un’iniziativa ferragostana che ha previsto il concerto dei Tiromancino (sulla quale aleggia anche quell’audio condiviso su whatsapp da un ex assessore, dove si parlava di 42mila euro – quarantaruamila eur’ – che sembrano compatibili con la spesa effettuata in quella occasione e che, sempre a detta dell’ex amministratore, qualcuno s’era ” fricat’ “).

Era il periodo delle elezioni, e anche dai palchi comiziali si levavano forti sospetti sulle ragioni per cui la Tari non veniva inviata nelle case della gente. Era il tempo in cui si bisbigliavano possibili assunzioni, magari a scapito di qualche operatore in scadenza di contratto riluttante all’idea di fare il pecorone appresso a questo o quell’altro miraggio elettorale. Era un momento davvero confuso e confusionale. Menomale che è passato.

Inutile girarci intorno, questa è solo la prima di una serie di “mazzate” che pioveranno nelle tasche dei cittadini, provati da un’esperienza dirigenziale che ha portato ogni costo alle stelle, producendo per il paese un’incompleta e debitoria pista ciclabile sul lungomare e qualche struttura ancora inaccessibile ai diversamente abili a Largo 7 Canali.

E ancora c’è da fare i conti con l’acqua e con la “nuova” Tari.

Di seguito una serie di Link che, alla luce dell’oggi (con nessuna smentita mai prodotta e nessun tentativo intimidatorio e “querelante” andato in porto), bisogna capire se siano sati articoli scritti per mera inimicizia nei confronti di Paola.

Buona lettura

  1. 4 Marzo 2015 – Mazzata fiscale per i cittadini
  2. 5 Marzo 2015 – Comune con le mani legate [ma le MAZZATE AI CITTADINI le darà lo stesso]
  3. 10 Marzo 2015 – Raccolta Differenziata Paola: salvare Ecopa aumentando tasse
  4. 23 Febbraio 2016 – Rifiuti abbandonati: 100€ ad ogni intervento di “bonifica”
  5. 25 Aprile 2016 – Tasse al massimo, lavoro al minimo. Competitività perduta
  6. 28 Aprile 2016 – Il rialzo sul fronte spazzatura sarà un salasso per tutti
  7. 30 Aprile 2016 – Cittadini vessati dalle tasse, si sta meglio a Fuscaldo
  8. 12 Maggio 2016 – Confronto Tassa Tari: 2015 una “botta”, 2016 “un’ecatombe”
  9. 13 Maggio 2016 – Tassa Rifiuti: l’ALLUCINANTE confronto con Fuscaldo
  10. 14 Maggio 2016 – 13mila€ al giorno per i rifiuti, paura tra i commercianti
  11. 15 Maggio 2016 – Il “salasso” Tari su commercianti nel confronto 2015/2016
  12. 17 Maggio 2016 – Tari 2016, la fine (impietosa) del confronto con Fuscaldo
  13. 6 Agosto 2016 – Caos acqua e spazzatura. Sbano “è stato in Regione” il 7 agosto?
  14. 7 Agosto 2016 – “Salasso TARI”, il Comitato di Salute Pubblica affiancherà i cittadini
  15. 11 Agosto 2016 – Tari, mazzata difficile da spiegare. Unipro «il dissesto non c’entra»
  16. 21 Agosto 2016 – “Esborso ferragostano”: il socialisti sferrano il loro “Tiro Mancino”
  17. 3 Ottobre 2016 – Tra “bestie del pattume” e cestini (anche per cani) spesi 30mila euro
  18. 17 Marzo 2017 – Costo discarica 2015: oltre 1milione di €. “Presunzione” bocciata
  19. 27 Maggio 2017 – Otto mesi di “deiezioni” sono costati più di 15mila euro
  20. 24 Giugno 2017 – La prossima bolletta del servizio rifiuti potrebbe essere un salasso

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