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L’apertura della nuova sede di “Progetto Democratico” è il chiaro segnale di un’attività politica che, a distanza di un semestre dalla campagna elettorale, continua ad immergersi nell’attualità locale cercando di rappresentare una via che, dal centrosinistra, conduce verso un’interpretazione diversa rispetto a quella che governa la città.
«Avversari ma non nemici – ha enfatizzato il leader del movimento, Pino Falbo – nell’etica di un confronto teso a far crescere l’intera collettività cittadina, solcata da troppi scismi e divisioni di cui l’attualità non ha bisogno. Verrà anche il tempo delle contestazioni, della critica che però dev’essere sempre costruttiva e mai fine a se stessa. Non ci piacciono le prese di posizione strumentali, né tantomeno auspichiamo in un cambiamento imposto dall’alto. Riteniamo sia il popolo ad avere il diritto di autodeterminazione rispetto alla scelta della propria classe dirigente, ovviamente nel rispetto di regole democratiche che mai devono venir meno. Col risultato ottenuto alle scorse elezioni, Progetto Democratico s’è inserito nel percorso amministrativo di questa città, con due posti ai banchi dell’opposizione che rappresentano una percentuale incoraggiante sulla quale imbastire un’offerta politica che, in futuro, possa tendere a risultati ancor più soddisfacenti. La strada è tracciata – ha concluso – e la folta presenza dei cittadini a nostro supporto, ci sprona a credere con maggior convinzione nei nostri mezzi».
Inaugurata sullo storico Corso Garibaldi, la sede della coalizione giunta sul podio delle passate elezioni è sembrata addirittura “angusta”, tanta è stata la partecipazione dei cittadini accorsi per testimoniare il proprio apprezzamento.
Al tavolo, oltre al commercialista candidato a sindaco, era presente la sua collega consiliare Anna Anselmucci, affiancata dai leader delle varie liste e movimenti che si sono spesi alacremente per tutto l’arco della campagna elettorale.
Antonio D’Angelo ed Emilio Pastore di Prospettiva Comune, l’ex consigliere Giovanni Abruzzo per “i Riformatori” , ma anche Francesco Sarpa di “Paola che Vorrei” e tanti altri giovani che, insieme, oltre a rappresentare un’alternativa di centrosinistra all’attuale maggioranza di governo, puntano a raccogliere quanti più consensi possibili anche tra le frange di un centrodestra deluso e balcanizzato dalle ultime decisioni assunte in vista delle consultazioni nazionali del prossimo marzo.
