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Paola – Foto – Anni di “sviste” hanno fatto allagare S.Agata e il Lungomare

È bastato agire secondo la logica e operare un intervento “coraggioso” per risolvere (almeno in questa fase) uno dei problemi annosi della viabilità cittadina.

Via Sant’Agata, importantissima arteria che attraversa una delle zone con maggiore densità di esercizi pubblici e commerciali della città di Paola, ad ogni scroscio di pioggia – almeno nella sua parte iniziale – diventava un acquitrino, condizionando notevolmente la qualità della vita dei residenti e costituendo un pericolo non indifferente per gli automobilisti.

Nella porzione dell’asse viario che s’interseca con l’innesto per Rione Croce (e più in alto con la SS18), laddove presto verrà inaugurata un’attività sicuramente attrattiva per la cittadinanza, un pantano “permanente” veniva a crearsi ad ogni intenso fenomeno temporalesco.

Sopraggiunti per l’ennesimo intervento “drenante”, gli operai del comune – agendo secondo una prassi abituale – hanno provveduto a liberare i “soliti” canali di scolo, consentendo un lento ripristino delle condizioni minime di sicurezza.

Le tempistiche di drenaggio non sono però sfuggite all’attenzione dirigente Utc, ingegnere Fabio Iaccino, che ipotizzando un’occlusione più a valle (cioè in prossimità dello sbocco a mare) ha diretto – in accordo con il sindaco Roberto Perrotta – un lavoro più incisivo proprio sotto l’asfalto del Lungomare.

Una volta eliminati i primi strati di catrame, con somma sorpresa, gli uomini al lavoro hanno scoperto un pozzetto occultato che – malgrado i recenti interventi ricostituenti sul “waterfront” – è stato completamente ignorato dai precedenti amministratori della città (alcuni dei quali, mentre sotto la pioggia operai e dirigenti intervenivano “in emergenza”,  ironizzavano sui disagi attraverso i propri profili virtuali).

Probabilmente “tappato” dalla pressione esercitata dal mare, il pozzetto in questione si presentava in uno stato “pietoso”, con sabbia e detriti (tra cui la ruota di un’autovettura) a neutralizzarne l’efficacia.

“Dimenticato” per almeno cinque anni, il fondamentale canale di sfogo delle acque è stato quindi ripristinato “a regola d’arte”, e il pantano che prima funestava l’immagine stessa della città, è “sparito” in pochi minuti.

Segue una FOTOGALLERY esplicativa, che rende al meglio il senso di quanto sinora descritto.

 

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