«Vi troveremo. Uno ad uno. E vi porteremo il conto».
Con queste parole, il vicesindaco di Paola – Antonio Cassano – ha stigmatizzato gli amari ritrovamenti “munnizzari” con cui, la città, ha dovuto fare i conti al suo risveglio domenicale.
Pattume chiaramente indifferenziato, lasciato a marcire sotto al sole, a due passi dalla battigia e dai tratti di spiaggia dove la gente pianta l’ombrellone.
In coincidenza col giorno in cui la città si “sovraffolla”, questo biglietto da visita è stato lasciato all’ingresso della zona dei bracci (o pennelli, o frangiflutti, più comunemente conosciuta come zona delle “t”), frequentatissimo lato del litorale che fa da ponte anche con San Lucido.
La comparsa di questo sporadico ornamento d’arredo, inusuale da quando il servizio di raccolta “differenziata” (tant’è che c’erano anche i bidoni appositi) è arrivato a sfiorare il 72%, non è affatto piaciuta al vicesindaco Cassano.
«La maggior parte di questi rifiuti – ha proseguito il delegato di giunta – opportunamente differenziata, poteva essere tranquillamente e comodamente conferita nell’isola ecologica che si trova a 200mt. Il problema è che ci troviamo a combattere contro bestie che hanno un rifiuto mentale del buon senso. Non è differenziata – ha continuato Cassano –ma differenza di senso civico».
Quindi, tolleranza zero contro chi non rispetta il livello base della civile convivenza, quello che dovrebbe preservare perlomeno il decoro e la dignità della comunità in cui si vive.
La speranza è che la zona in questione sia “coperta” dal sistema di videosorveglianza, anche se sulla possibile identità degli “sporcaccioni” sembra esistere un indizio che, lo stesso vicesindaco, ha enfatizzato nel corso della discussione scaturita sulla sua bacheca Facebook.
«Dalle foto si vede benissimo… chi ha fatto la festa a tema potrebbe rimediare».
Una formula galante per indicare comunque una pista attendibile, magari perseguibile dal Nucleo Ambientale della Polizia Municipale che – a proposito – nell’ultimo periodo ha intensificato i controlli sul territorio, ottenendo risultati positivi sul fronte della prevenzione e delle sanzioni comminate ai trasgressori.
Gli ultimi dati inerenti il comune di Paola, sul piano della raccolta differenziata, sono incoraggianti al punto che, se fra sei mesi dovessero restare nell’orbita del 72%, la città verrebbe automaticamente proiettata nel circuito dei “comuni ricicloni”, e quindi più virtuosi, della Regione.
Un primato che l’amministrazione comunale, non senza sforzi, sta cercando di raggiungere, col vicesindaco Cassano in prima linea accanto al primo cittadino.