rete dei beni comuni

Paola – Rete dei Beni Comuni indica rilancio Centro Storico mediante “agevolazioni”

Nota diramata dalla forza consiliare paolana, “Rete dei Beni Comuni”

Il prossimo 30 luglio scade il termine per presentare domande di agevolazione per il recupero del nostro Centro Storico.

Con tale programma la Regione Calabria punta ad incoraggiare e sostenere iniziative locali volte alla valorizzazione e alla promozione turistico culturale degli antichi borghi, in quanto luoghi ricchi di testimonianze del passato e custodi della storia, delle tradizioni e dell’identità del territorio.

Il contributo massimo concedibile per ogni Comune è di 1.500.000 euro, a copertura del 100% delle spese sostenute senza ulteriori aggravi per le casse comunali.

Ciò ci consentirebbe di avviare attività volte al recupero, alla valorizzazione e alla messa in sicurezza del nostro Centro Storico, oltre a considerare l’antico borgo quale ricchezza e attrattore turistico-culturale da riscoprire.

Inoltre, la predisposizione di un progetto di recupero e promozione, secondo un approccio basato sulla qualità diffusa e sulla coerente sostenibilità ambientale, economica e sociale, potrebbe essere un’opportunità per il prossimo futuro per presentare una candidatura della nostra Città a riconoscimenti nazionali e internazionali quali “I borghi più belli d’Italia, Città Slow, Bandiera Arancione, Borghi Autentici o altro ancora.

Un ottimo punto di partenza per rilanciare l’immagine della Città.

Attraverso un attento recupero del Centro Storico da realizzarsi in maniera integrata, unitamente alle risorse che la Regione metterà a disposizione dei privati e delle imprese, potremmo risollevare la parte antica di Paola dal generale stato di abbandono in cui versa, contraddistinto da un elevato numero di immobili disabitati e diroccati, locali commerciali in disuso, problemi di viabilità e assenza di parcheggi, incuria e degrado degli spazi comuni, randagismo e fenomeni di microcriminalità.

Pertanto, in considerazione degli obiettivi indicati nel bando, con tali risorse finanziarie potremmo favorire lo sviluppo di pacchetti di offerta turistica in grado di valorizzare il paesaggio naturale e intercettare segmenti sempre più ampi della domanda nazionale e internazionale di turismo culturale ed enogastronomico, attraverso una migliore distribuzione temporale e spaziale delle presenze dei visitatori (destagionalizzando l’offerta turistica e favorendo la conoscenza e visibilità di luoghi periferici quali Badia, Chiesa Ipogea di Sotterra, San Michele, Antica villa romana, ecc.).

Oltretutto è indispensabile potenziare gli specifici itinerari turistici e gli attrattori culturali, realizzando – ad esempio – un Museo sulla Devozione popolare dedicato a San Francesco di Paola, oppure un itinerario che segua la “Via delle Chiese”, unendo il Santuario con il centro città mediante un percorso che fa tappa presso tutti gli edifici di culto presenti nel borgo.

Infine, è oramai urgente e non più rinviabile puntare sulla riqualificazione di infrastrutture pubbliche quali l’ex Palazzo di Città, il Complesso polifunzionale Sant’Agostino e l’Ostello della Gioventù.

L’obiettivo ultimo è quello di migliorare le condizioni strutturali, gli standard di qualità e l’offerta del patrimonio culturale e dei servizi aggiuntivi comunali.

Per quanto concerne le attività commerciali sfitte sarebbe utile incentivare la locazione di immobili ad uso commerciale mediante riduzioni di imposta, compatibilmente con i vincoli di bilancio (ad es. riduzione aliquota IMU per immobili commerciali locati al 7,6 ‰).

Solo così Paola potrà tornare ad essere fiore all’occhiello dell’intera Regione, puntando sulla riscoperta del passato per riscattare il futuro.

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