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Paola – Imprenditore Montanino torna alla normalità: stop misura “Merlino”

Dopo la tappa catanzarese, tutti i provvedimenti disposti dalla Procura e avallati dal Tribunale di Paola in merito all’operazione “Merlino”, sono stati ridimensionati.

L’inchiesta, condotta dagli inquirenti paolani, aveva portato all’arresto di 14 persone lo scorso 5 novembre: Gianfranco Ramundo (sindaco di Fuscaldo), Paolo Cavaliere (vicesindaco), Paolo Ercole Fuscaldo (assessore), Michele Fernandez (funzionario comunale), Sergio Gioia (professionista), nonché gli imprenditori Salvatore Fidotti, Francesco e Antonietta Caputo, Giovanni Risuleo, Luigi De Simone, Robertino Perri, Gianfranco Mirabelli Massimiliano De Santo e Salvatore Montanino; con questi ultimi due che, sin dall’inizio, erano stati associati al regime cautelare dei “domiciliari” (tutti gli altri invece erano finiti in carcere).

Proprio la posizione dell’imprenditore paolano a capo del consorzio di cooperative “Job”, già dalle prime battute era stata “ridotta”, passando dalla reclusione domestica ad un meno afflittivo provvedimento interdittivo, consistente nell’inibizione dell’esercizio di imprese per dieci mesi.  Ottenuto questo primo risultato, gli avvocati Pier Francesco Perri e Vincenzo Fedele hanno subito annunciato l’intenzione di volersi rivolgere al Tribunale del Riesame di Catanzaro per annullare del tutto le misure applicate nei confronti del loro assistito e, ieri, hanno raggiunto l’obiettivo prefisso, coi giudici della seconda sezione penale della corte catanzarese (Giuseppe Valea, Gaia Sorrentino e Alfredo Ferraro) che hanno praticamente “riabilitato” l’imprenditore, annullando l’ordinanza cautelare emessa dalla Giudice per le Indagini Preliminari (Gip) del Tribunale di Paola, Maria Grazia Elia.

La disposizione dei giudici di Catanzaro

Di tutte le posizioni sin qui esaminate dai magistrati del capoluogo, l’unica ad essere rimasta legata ad un regime detentivo (sebbene domiciliare) è quella del funzionario comunale Michele Fernandez (alias “Merlino”), il quale resta il perno centrale di un’inchiesta che comunque andrà a costituire senz’altro motivo di dibattimento in aula, dove i risultati dell’indagine condotta dai militari della Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Cosenza e della Compagnia di Paola, si tramuteranno – per molti – in capi d’imputazione.

Ora bisogna attendere le motivazioni a suffragio della decisione dei magistrati di Catanzaro, avverso le quali la Procura della Repubblica di Paola ha facoltà di opporsi, rivolgendo istanza agli ermellini romani.

About Francesco Frangella

Giornalista. Mi occupo di Cronaca e Politica. Sono tra i fondatori del Marsili Notizie ed ho collaborato come freelance per varie testate.

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