Stante quanto riportato dalla stampa locale dell’Alto Adige, domenica scorsa a Bolzano si è verificata un’aggressione che ha visto coinvolto anche un poliziotto originario di Paola.
Questi i fatti: Un migrante togolese, ospitato in un centro di accoglienza del capoluogo della provincia autonoma, nella giornata di domenica si è reso responsabile dell’aggressione di un volontario della Croce rossa operante nella struttura. Uscito dal centro di accoglienza si è procurato una spranga di ferro e un bastone, con cui ha danneggiato delle auto in sosta. Immediato è scattato l’intervento delle forze dell’ordine, con carabinieri e polizia giunti sul posto. A quel punto, il 35enne extracomunitario si è avventato anche contro militari e poliziotti, danneggiando alcuni mezzi di servizio, prima di venire bloccato e arrestato per violenza a pubblico ufficiale, porto di oggetti atti a offendere e danneggiamento aggravato.
Uno dei due agenti di Polizia che ha riportato ferite, è Davide Caruso, figlio del sovrintendente della Polizia di Stato in servizio presso il Commissariato di Paola, Carmelo Caruso. Per lui il referto medico parla di una ferita alla gamba, giudicata guaribile in quindici giorni, come da prognosi registrata all’esito della visita effettuata in pronto soccorso, dove molti dei protagonisti di questa vicenda sono finiti in seguito all’arresto.
Anche il giovane togolese, medicato in ospedale, è rimasto sotto controllo per tentare di trovare le cause del suo comportamento. Il migrante è stato piantonato dai carabinieri, due dei quali – come per i poliziotti – hanno dovuto ricorrere alle medicazioni dei sanitari. Il tutto è accaduto intorno alle 8 di domenica mattina, nel centro di accoglienza di via Gobetti e l’uomo, uscendo, si era diretto verso il vicino centro commerciale Centrum.