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Visti dal Cosmo. Cambiamenti, novità e invocazioni secondo De Matteis

Per quanto possibile, limito l’uso del telefonino, sia per i danni che a lungo andare può dare, sia per l’uso eccessivo dei social.

Attraverso questi strumenti oggi scopro una società piena di odio, incattivita, che attraverso questi mezzi scarica tutto il livore, tutta la propria insoddisfazione, il non essere, attaccando tutti e tutto.

Attraverso questi mezzi, molti aggrediscono chiunque la pensi in modo difforme da loro.

Aggressioni politiche, religiose, sportive: si scrive tutto ciò che in quel momento passa per la testa.

Nessuno si sottrae alla moda di esternare anche reconditi pensieri.

Oggi è importante l’apparire, e se ti devo augurare tutto il male del mondo ed ottenere qualche like, scrivo qualunque stupidaggine.

L’argomento che va molto sui social, è tutto ciò che riguarda l’immigrazione. Vengono scritte le cose più assurde, i mali dell’Italia sono causati tutti dagli immigrati – la mancanza di lavoro, l’ordine pubblico – qualunque cosa vi sia di negativo, non vi è discussione: la colpa è dell’uomo nero.

Il bombardamento quotidiano di notizie, di cronache legate al colore della pelle, vengono amplificate così da condizionare il pensiero della opinione pubblica, indirizzandola verso un atteggiamento razzista.

Ancora peggio la strumentalizzazione delle  religioni: nel nome di un dio si giustificano massacri e torture. Che dire del voler imporre ad altri il proprio credo, anche con la forza?

Personalmente rispetto tutte le religioni, ma non accetto che si vogliano imporre stili di vita e di comportamento a chi la pensa diversamente.

In questi giorni imperversa una polemica sul forum delle famiglie a Verona: nulla contro le famiglie classiche, ma non potete imporre ad altri il vostro pensiero.

Non condivido l’adozione di un bambino da parte di una coppia dello stesso sesso, ma non posso contrastare la decisione di altri che non arreca danni, anzi spesso serve a togliere dei bambini abbandonati dalla solitudine e mancanza di affetti.

Così come il ritardare l’uso della cannabis terapeutica, che potrebbe alleviare le sofferenze di pazienti oncologici. Che dire dell’eutanasia? Nessuno la impone ma altri combattono questa autonoma decisione. Io voglio essere libero di dire basta ad una vita da vegetale.

La tolleranza, la comprensione, il rispetto degli altri sembrano frasi del passato.

Assurdo guardare trasmissioni televisive dove prevale chi urla più forte, chi aggredisce verbalmente il proprio interlocutore. Alcuni di questi personaggi televisivi hanno la capacità di farsi odiare anche da persone di indole mite.

Torniamo ad un mondo tollerante e pacifico.

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