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Nonostante i suoi freschi vent’anni, Alessandro Scaramella è un ragazzo con le idee molto chiare.
Sin da adolescente, il giovanissimo sanlucidano ha manifestato la sua passione per la pizza, un piatto che – malgrado l’apparente semplicità – se preparato come si deve, diventa una vera e propria “opera d’arte”.
Sulle ali di questa consapevolezza, Alessandro Scaramella ha iniziato un percorso divenuto, col passare del tempo, vera e propria vocazione, che lo ha portato a tagliare traguardi spesso inaccessibili a queste latitudini.
Le opere “sfornate” dal talento litoraneo, si sono così moltiplicate ed affinate col tempo, fino a quando il suo destino si è incrociato con quello di Salvatore Lionello , astro indiscusso che brilla nel firmamento dei pizzaioli campani.
Un sogno per il giovane Scaramella, cresciuto nel mito di un “maestro” che oggigiorno è raggiunto, affiancato con il desiderio di apprenderne quanto più possibile l’arte.
«Gli uomini son tanti, scegli il migliore seguilo e impara», canta Francesco Tricarico nella sua celebre “Io sono Francesco”, una frase che si applica perfettamente alla situazione vissuta oggi da Alessandro, che da otto mesi indossa la divisa con addosso la stessa farina impastata dal suo idolo.
Perché Alessandro Scaramella lavora al fianco di Salvatore Lionello, in quel di Caserta, nella Campania dove il discrimine tra un bravo pizzaiolo e una “chiavica”, è talmente intenso da aver bruciato fior fiori di potenziali carriere.
Lavora accanto ad un “numero 1”, un pizzaiolo che per il giornale Repubblica rappresenta: «Uno tra i nomi più mediatici della nouvelle vague della pizza contemporanea»; un “mostro sacro” che da otto mesi ha deciso di avere accanto un coraggioso e talentuoso ragazzo di San Lucido.
Affiancato dalla fidanzata Carmen, tra le prime ad incitarlo in un percorso non privo di ostacoli, Alessandro Scaramella ha quindi fatto il grande salto, andando a scuola da un “Grande” che, sicuramente, farà in modo di favorire la sua definitiva consacrazione.
