graziano di natale

#LaMiglioreCalabria, altro hashtag di Graziano Di Natale dopo #iononmollo

È il politico paolano più in evidenza del momento, impegnato sia sul fronte interno della sua città, sia sul palcoscenico sovracomunale della provincia, con l’ambizione di conquistare ulteriori posizioni nell’ascesa  di una carriera che affonda sino al secolo scorso, in quel passato centrista targato “Democrazia Cristiana”.

Per i più giovani: la “Democrazia Cristiana” fu il partito che, più di ogni altro, governò l’Italia dal dopoguerra fino all’ultima decade del secolo scorso, quando il sistema maggioritario creò il presupposti per un cambiamento nella configurazione elettorale di ogni schieramento, determinando la scomparsa “nominale” di vecchie organizzazioni, confluite nei macro schieramenti di centrodestra e centrosinistra (storia molto striminzita, che non tiene conto di tangentopoli, delle inchieste antimafia e di tanti altri particolari “interessanti” che, per chi fosse interessato, si trovano facilmente in rete).

Tornando quindi al rappresentante locale che di quel periodo conserva le qualità più rappresentative, cioè Graziano Di Natale: presidente del consiglio comunale paolano, consigliere provinciale di Cosenza (con un passato da presidente “facente funzioni” dell’ente); bisogna prendere atto che, dal pomeriggio di venerdì 17 maggio, è ormai ufficiale la sua autonoma candidatura in pectore per le elezioni regionali.

Seguendo il filo di una “storia fuori dal comune”, sempre e comunque interna ad un Palazzo che intende continuare a scalare, l’azionista più “pesante” della maggioranza alla guida della Città di Paola – con atto d’imperio – s’è imposto all’attenzione della “sua” gente.

Con una chiamata “alla conta” degna  del passato da cui proviene, Di Natale ha dato prova della sua forza all’interno della sala ristorante del Castello – locale storico sul Lungomare San Francesco – dove, dinnanzi ad una platea di fedelissimi, ha presentato “IdeAMO”, incontro con un’autodefinita “Migliore Calabria”, incarnata dal suo assessore in giunta, Francesco Città, dal segretario del “suo” PD (e per un niente anche “quasi segretario” del suo ufficio di presidenza del consiglio comunale), Pierluigi De Luca, dalle sue consiglieri comunali Chiara Donato e Barbara Sciammarella, dal presidente di quel suo stesso PD, Fabio Locane e dalla studentessa universitaria Doriana Salerno.

Parte de #LaMiglioreCalabria, foto pubblicata sulla bacheca Facebook di Graziano Di Natale

Un appuntamento al quale, stranamente, non hanno preso parte i pezzi da novanta della politica paolana, quelli che sia dentro che fuori il Sant’Agostino, determinano sostanziali cambiamenti nel verso del gradimento elettorale.

Un’anomalia che comunque non ha fermato Di Natale che, confermando l’attitudine “belligerante” che ne ha contraddistinto alcune sortite in quei venerdì trasmessi sul web in diretta streaming, è saltato in sella a nuovi cavilli di battaglia, utili a fare parlare di sé con una costanza tale da sembrare “programmata”, al punto di far ipotizzare un arrivo a novembre sotto forma di valanga.

L’ipotetica slavina ha già macinato sul suo percorso l’idea di una “Migliore Calabria”, circoscritta al solo contesto che attornia l’autoproclamato leader che “detta i tempi” nell’aula “Lo Giudice”, quello con indosso il braccialetto della fede su cui appare impresso l’hashtag #iononmollo. Tutti gli altri calabresi senza questo fondamentale requisito, giovani o vecchi che siano, pare non possano ambire al superamento della loro attuale condizione, relegata ad uno status che comunque non sarebbe mai il “migliore”.

D’altronde, dopo l’appropriazione berlusconiana dell’incitamento “Forza Italia”, l’elettorato italiano non dovrebbe scandalizzarsi più di nulla.

Il secondo cavillo bardato a guerra pare essersi svelato sotto al nome di ZTL, un’iniziativa che – quanto prima – potrebbe dar luogo ad uno scambio di celesti vedute, con San Francesco da un lato e Sant’Agostino dall’altro.

Il Progetto sperimentale della ZTL ricavato su una mappa di Google (foto condivisa su Facebook da Graziano Di Natale)

In mezzo, i cittadini paolani, che potrebbero – loro malgrado – trovarsi coinvolti nell’ennesima disputa principiata per “agitare le acque”. La speranza è che, almeno stavolta, la superficie stagnante dell’attualità paolana s’increspi al punto da generare perlomeno un’onda, cosa che sinora – perlomeno nei casi più eclatanti quali “officina ferroviaria”, “carro soccorso” e ospedale “spoke” – non è avvenuta.

Da qui a Novembre s’attendono sviluppi.

About Giampiero Delpresepe

Autore "collettivo", nominato caporedattore della Testata on-line Marsili Notizie, mi occupo dello scibile in generale, con particolare attenzione alla Politica.

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