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Locali non liberati a Rione Colonne: Paola rischia di perdere altra Sanità

Malgrado le promesse e le rassicurazioni, non c’è pace per ciò che riguarda la sanità pubblica nella città di Paola.

Stanti dichiarazioni rilasciate a mezzo stampa, la dirigente responsabile del Distretto Sanitario Tirreno, Angela Riccetti, sarebbe pronta a gettare la spugna per quanto concerne il Poliambulatorio di Rione Colonne.

Lamentando la mancata corrispondenza tra intenzioni e fatti, la Riccetti ha svelato che ancora sarebbe in alto mare la procedura per assegnare all’Asp l’ex struttura scolastica “Tarcisio Pisani”, immobile di proprietà della Provincia di Cosenza che, in data 19 dicembre 2018, è stato ceduto in comodato d’uso al comune di Paola.

Il passaggio successivo a questa stipula, sarebbe dovuto consistere nell’ulteriore subconcessione in tutto o in parte, dell’immobile all’Asp di Cosenza al fine di destinarlo al Distretto Sanitario “Tirreno”, per l’ampliamento ed il potenziamento delle attività ambulatoriali, alcune delle quali già attive presso i locali di Rione Colonne. Tuttavia stante quanto affermato dalla Riccetti sul giornale, questo tipo di procedura non si sarebbe ancora concretizzata.

A nulla sono quindi servite le rassicurazioni diramate dal Sant’Agostino, perché stante ciò che dice la dirigente distrettuale, all’interno del plesso i locali non sarebbero stati liberati (dalla presenza di associazioni li dentro inserite perché censite come entità a carattere socio-assistenziale, organizzazioni tra le quali anche scuole di ballo e di discipline sportive, ndr).

Pertanto, in questa situazione, tornano d’attualità le critiche dell’opposizione consiliare incarnata da Pino Falbo e Anna Anselmucci, che solo poco tempo fa tuonavano contro la situazione adoperando parole come quelle che seguono: «Dal 13 novembre ad oggi, nonostante le sollecitazioni anche della direttrice del Distretto sanitario dott.ssa Angela Riccetti, i locali sono ancora occupati da associazioni che nulla hanno a che fare con fini socio-sanitari ad esclusione di due di queste: “Gli Amici del Cuore di Paola” e la “Croce Rossa Italiana Comitato Bruzio” […] Al terzo piano dell’Ospedale civile di Paola, sono allocati molti ambulatori del Distretto sanitario del tirreno Cosentino, che, per legge, devono essere posti fuori la struttura ospedaliera. Tutto questo rallenta il potenziamento del nostro ospedale San Francesco, anche con l’inserimento eventuale e invocato di nuovi reparti (vedi la Ginecologia e l’ostetricia). Di conseguenza, ove mai il Punto nascite dovesse ritornare a Paola, dove verrebbe allocato, visto che il terzo piano del “San Francesco” ospita quegli ambulatori abusivi che, per legge, avrebbero dovuto trovare spazio al Poliambulatorio/ Distretto di rione Colonne il quale, a sua volta, è occupato da associazioni che nulla hanno a che vedere con la finalità socio-sanitaria-assistenziale?». Critiche che si concludevano con una considerazione al vetriolo:  «Il Sindaco di Paola è ormai da più tempo complice ed ostaggio di chi non vuole il bene della collettività ma soltanto il privilegio per pochi. La buona politica si deve fare con atti concreti e non a chiacchiere, soprattutto da parte di qualcuno, alle quali ormai, fortunatamente non crede più nessuno».

Ora la palla, stanti sempre le dichiarazioni rilasciate dalla Riccetti a mezzo stampa, passa nel campo sovracomunale amministrato da Franco Iacucci, presidente di una Provincia al quale la dirigente si rivolgerà per un ultimo tentativo risolutore, visto il nulla di fatto scaturito dai rapporti con i veterani “provinciali” presenti sul territorio.

About Giampiero Delpresepe

Autore "collettivo", nominato caporedattore della Testata on-line Marsili Notizie, mi occupo dello scibile in generale, con particolare attenzione alla Politica.

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