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Dibattito su Cozzo Cervello, Perrotta rimarca efficacia del consiglio “aperto”

Sulla falsariga dell’intervento già espresso in occasione dell’ultimo consiglio comunale, il sindaco Roberto Perrotta è voluto ritornare sul punto relativo alla vendita di un lotto boschivo in località “Cozzo Cervello”, rimarcando i passi dell’iter seguito dall’amministrazione comunale per giungere a quanto è stato stabilito.

«Voglio ringraziare – è stato l’incipit del primo cittadino – tutti i consiglieri che hanno partecipato all’ultima assise, perché coi loro contributi hanno dato la stura a quella che, effettivamente, rappresentava la problematica in essere. Nel corso dei vari interventi, soprattutto da parte della minoranza, sono stati citati atti risalenti a molto tempo fa, documenti che per loro natura sono pubblici, resi disponibili tanto alla cittadinanza e ai privati, quanto e soprattutto ai consiglieri comunali, ai quali questi incartamenti vengono notificati. Per la qualità del suo ruolo, ogni esponente democraticamente eletto e quindi seduto nell’aula del Consiglio Comunale, ha tutti gli strumenti per intervenire preventivamente su ciò che potrebbe non convincerlo. Ma ciò, per quanto riguarda il bando predisposto per la vendita di un lotto boschivo di alto fusto di faggio radicato in località “Cozzo Cervello”, non è accaduto. Questo dimostra quanto sia fuorviante – ha proseguito il sindaco – affermare che si è arrivati a conclusione dell’iter senza che nessuno potesse esprimere perplessità o proporre modifiche, coinvolgendo magari anche esperti e associazioni che, coi loro pareri, avrebbero potuto indicare altri tipi di scelte. L’indizione di un consiglio comunale, divenuto “aperto” proprio per consentire a ciascuno di esprimere il suo pensiero in merito, è servita sostanzialmente a questo: a mettere ulteriormente in discussione una decisione che, per quanto legittimamente assunta, poteva essere cambiata a fronte di contestazioni fondate. Anche questa eventualità, alla luce del dibattimento, non si è verificata. Anzi, è successo l’esatto contrario, perché posizioni apparentemente distanti, sono state conciliate nell’impegno assunto relativamente alla vigilanza da effettuare sull’opera che si andrà a compiere. Per questo ringrazio la giunta, l’intera maggioranza e i tecnici intervenuti, disponibili a procedere secondo una prassi che ha rappresentato una bellissima prova di democrazia, che ha concesso a Paola – ha concluso Roberto Perrotta – di scrivere una pagina di storia che va in controtendenza rispetto a quanto visto negli ultimi decenni, quando tagli selvaggi e roghi d’ogni sorta hanno impoverito il nostro patrimonio boschivo».

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