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Organizzato presso i locali del Centro Laboratoriale “A. Eboli” di Largo Sette Canali, l’incontro dal titolo “La Riforma del Diritto di Famiglia – Alienazione Parentale e Violenza su Donne e Minori”, ha visto protagoniste una serie di relatrici che, invitate dall’associazione “Nate a Sud”, hanno reso l’argomento fruibile nella maniera più diretta.
Grazie alla competenza della psicologa Teresa Bruno e delle avvocatesse Marina Pasqua, Chiara Gravina e Sara Pasquino, è stato possibile comprendere quanto sia profondo il solco che ancora separa la realtà dal codice che dovrebbe regolamentarla, quell’insieme di leggi che, se sapute armonizzare, forniscono già “a priori” un efficace strumento di difesa per coloro che, nel naufragio di un nucleo familiare, sempre più spesso vedono affondare l’essenza stessa della propria vita.
Dibattendo su di un quadro a tinte fosche, divenute quasi buie nel momento in cui sono state raccontate esperienze di vita vissuta, le relatrici sono riuscite ad inserire ampi spazi di speranza, tratteggiati col colore della consapevolezza, dipinta nella tonalità viva dell’aspettativa legata alla possibilità che gli “addetti ai lavori” sappiano aggiornarsi, camminando di pari passo coi dispositivi normativi che ancora oggi non vengono applicati nella loro forma originale.
Confondere il conflitto familiare con la violenza domestica, è una delle operazioni più deleterie che possano venir compiute, perché genera un effetto domino spesso culminante in un tragico epilogo.
Per distinzioni come questa e ampliamenti concettuali riguardo la tematica, si rimanda al video che segue, dove sono contenute anche le interviste delle professioniste intervenute.
Buona Visione
