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Una visita “doppia”, per constatare lo stato dell’arte relativo allo spoke Paola Cetraro, presidio sanitario di riferimento per l’asse mediano del tirreno cosentino.
Un vero e proprio “blitz” quello degli ispettori inviati dal Ministero, che nella mattinata di ieri sono stati visti aggirarsi nei locali del nosocomio paolano prima di recarsi, nel pomeriggio, in quello cetrarese.
Sebbene avessero fatto richiesta di interfacciarsi direttamente con l’attuale reggente dell’Asp, Erminia Gallo, i delegati da Roma hanno dovuto “accontentarsi” di effettuare la loro ispezione con l’affiancamento del dirigente sanitario Antonio Figlino e col direttore dello Spoke, Vincenzo Cesareo.
Nel corso del loro tour, i “controllori” hanno anche avuto modo di intrattenersi col primario del reparto di Ortopedia, Massimo Candela, con quella del Pronto Soccorso, Orsola Sguglio e con il chirurgo Giovanni Stoppelli.
I professionisti sarebbero stati “interrogati” sui turni di lavoro del personale sanitario, sulla situazione vertente le sale operatorie, sulla questione della presenza di 14 infermieri per circa 40 accessi giornalieri in corsia, sui motivi della presenza del reparto di rianimazione a Cetraro e, in vece, dell’Emoteca a Paola, più altre questioni .
Stesso discorso s’è svolto a Cetraro, dove s’è tenuta l’audizione di altri camici bianchi responsabili di reparto.
Relativamente alla visita, l’unica al momento edotta su ciò che ne ha riguardato l’andamento, è stata proprio la dottoressa Erminia Gallo, raggiunta da una telefonata in serata.
Allo stato attuale appare assai difficile ipotizzare quali potrebbero essere le conseguenze di questa iniziativa ministeriale, sia sul piano degli eventuali provvedimenti da assumere, sia per ciò che riguarda le crude risultanze.
Nello stesso ambito “investigativo”, concentrato esclusivamente sulle strutture “Spoke”, nella giornata di oggi sarà eseguita un’ispezione presso l’ospedale di Castrovillari.
