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Il presidente del consiglio comunale di Paola, consigliere provinciale per Cosenza, Graziano Di Natale, con un post su Facebook ha voluto condividere un momento di intimità con i suoi – tanti – followers.
Costretto nel reparto di Cardiologia da un problema accusato di recente, il più conosciuto esponente del PD locale ha voluto tranquillizzare coloro che avevano manifestato preoccupazione per la sua recente assenza dalla scena politica.
«Ho cercato di tenere tutto sotto traccia – ha esordito Di Natale – ma è evidente che non ci sono riuscito per il calore di tanti amici che si sono preoccupati delle mie condizioni di salute. Voglio tranquillizzarvi. Sto decisamente meglio grazie alle cure del personale medico e paramedico del reparto UTIC dell’Ospedale di Paola. Questi giorni di permanenza sono anche serviti per toccare con mano la grande professionalità di tutti gli operatori del San Francesco di Paola. Qualche altro giorno e si riparte.#iononmollo».
Nel reparto gestito dalla dottoressa Maria Teresa Manes, l’avvocato paolano è stato preso in cura per un problema di natura cardiaca, risolto – a quanto pare – in tempi relativamente brevi.
Lo spoke che Paola condivide con Cetraro è una struttura sanitaria che necessita di figure come quella di Maria Teresa Manes, professionista capace di ottimizzare risorse esistenti e, soprattutto, in grado di pianificare interventi che oltre a migliorare il presente, diano ampio respiro per il prosieguo dell’attività di un reparto nevralgico di cui il territorio litoraneo ha estremo bisogno.
In un momento storico molto delicato, in cui politica e pubblica amministrazione sembrano essere entrate in conflitto, poter contare su punti saldi è già una conquista. Sarebbe auspicabile che proprio partendo dalle direttive di chi è quotidianamente sul campo a fornire supporto, assistenza e cure, si riesca a trovare il coraggio per interpretare ognuno il proprio ruolo, senza invasioni di campo che – altrimenti – anziché far trovare il bandolo della matassa, rischiano di allungare ulteriormente un brodo che attualmente è indigesto per coloro che dovrebbero usufruire dei servizi
