incidente ss18

Morti dallo Ionio (ss106) al Tirreno (ss18) uniti da Silana-Crotonese (ss107)

“C’è un impianto semaforico in Calabria che di frequente non funziona. C’è una amministrazione che da sempre interviene per ripararlo. C’è l’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” che chiede pubblicamente quanto è stato speso negli ultimi 10 anni per tutti gli interventi di riparazione effettuati all’impianto semaforico di Santa Lucia nel comune di Corigliano Rossano”.

Come fosse un mantra (purtroppo inascoltato), dal versante tirrenico a quello ionico, sono tante le persone e le associazioni che chiedono a gran voce il rispetto dei crismi normativi che dovrebbero essere alla base della viabilità calabrese e della provincia cosentina in particolare.

A dar man forte all’associazione attiva sul lato orientale della regione, l’appello formulato dalla UIL sicurezza che, con una nota del  Segretario Generale Provinciale Vincenzo Rodi, si è espressa a tutela dell’incolumità di quanti percorrono (anche) la SS107, arteria che congiunge le sponde opposte della Calabria.

“La Polizia Stradale – ha chiosato Rodi – eccellenza della Polizia di Stato italiana e modello in tutta Europa quanto a specializzazione e professionalità, svolge un ruolo insostituibile nella prevenzione del fenomeno infortunistico sulle strade italiane, operando, al contempo, nella prevenzione e repressione dei reati commessi in ambito stradale. Nella provincia di Cosenza, la Polizia Stradale, oltre alla vigilanza del tratto di competenza dell’autostrada A2 del Mediterraneo, si occupa in via prioritaria della vigilanza di tre importantissime arterie stradali: la Strada Statale 106 ionica (con i Distaccamenti di Trebisacce e Rossano), la Strada Statale 18 tirrenica (con i distaccamenti di Scalea e Paola) e la Stradale Statale 107 Silana-Crotonese (di cui si occupa la Sezione Polizia Stradale di Cosenza). Complessivamente, dunque, un totale di oltre 320 Km di strade statali interessate da un ingente traffico veicolare e connotate, purtroppo, da un tasso di incidentalità molto elevato”.

Ma anche per quanto concerne la costa occidentale, attraversata dall’importantissima arteria chiamata SS18, la situazione non è migliore, e il sindaco di Acquappesa ne ha enfatizzato la pericolosità, certificata negli ultimi tempi da un’infinita serie di sinistri, molti dei quali con esiti mortali.

“È ormai diventato un problema serio – ha detto Francesco Tripicchio – da affrontare con determinazione. Ritengo, però, che vada affrontato in sinergia tra tutte le Amministrazioni e gli organi competenti. È opportuno mettersi subito all’opera per trovare la giusta soluzione. È per questo che, come già anticipato ad alcuni colleghi sindaci di Comuni del Tirreno Cosentino, nei prossimi giorni mi farò promotore dell’organizzazione di un incontro urgente con tutti i sindaci del tirreno cosentino, con Sua Eccellenza il Prefetto di Cosenza, con rappresentanti della Polizia Stradale e con funzionari dell’Anas”

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