aldo cennamo

«Siete sotto processo per fatti gravissimi». Cennamo stigmatizza Ramundo

Il componente del circolo cittadini di Forza Italia di Fuscaldo, Aldo Cennamo, è intervenuto sull’attualità amministrativa del paese con un duro sfogo, pubblicato integralmente sull’edizione odierna del Quotidiano del Sud.

In un articolo a firma della corrispondente Luana D’Acunto, l’esponente azzurro del comune tirrenico ha sfogato la sua indignazione contro la maggioranza guidata da Gianfranco Ramundo, proponendo una dura reprimenda su molti fatti che attanagliano l’attualità del municipio.

«Siete sotto processo per fatti gravissimi, ma che fino al terzo grado di giudizio siete cittadini non colpevoli, e vi auguro di esserlo anche a fine processo – ha chiosato in un passaggio Cennamo – Sono residente nel paese dove sono nato, dove sono cresciuto, dove solo per problemi di lavoro ho dovuto abbandonare, ma sempre presente ed attento alle problematiche che affliggono il territorio e, dove ho potuto, ho anche cercato di dare qualche risposta».

«Appena pensionato – si legge ancora – eccomi ritornato. Pago regolarmente le tasse, quelle che voi avete imposto a tutti con tariffe molto elevate. Faccio politica mettendoci la faccia, rispetto il popolo sovrano che vi ha votato, denuncio con cognizione di causa tutto quello che non va».

Quindi le critiche più dure e dirette: «avete svenduto la scuola più importante del Tirreno cosentino, I’Itis facendola diventare succursale; spiegate perché, avete abbandonato, fatto chiudere il Convento; avete ridotto il campo sportivo ad un campo dove pascolano le pecore; la chiusura della scuola di S Antonio; spazzatura ovunque; buche sulle strade; acqua con il contagocce; un Bosco – ho letto sui giornali – non si sa venduto a chi; il Sangrillà cade a pezzi, con l’incolumità dei cittadini a rischio; il turismo a Fuscaldo una chimera, restano solo o i nostri cari immigrati, o quelli che hanno casa, neanche l’ombra di uno straniero; E che dire del centro storico? Su queste cose non mi avete risposto perché non avete argomentazioni valide. Mi avete invitato a candidarmi alle prossime elezioni, a metterci la faccia, nessuna difficoltà a farlo, le candidature però vi ricordo non sono e né devono nascere dall’alto, perché qualcuno te le impone, ma nascono nei partiti, nelle associazioni, tra la gente e con persone di livello e moralità al disopra di ogni sospetto che abbiano dimostrato nella loro vita di avere rispetto per il popolo e per la gente che li vota, non per accordi di palazzo o poteri dinastici ed economici. Voi invece siete divisi su tutto, vi state azzuffando come i polli di Renzo, su chi deve essere il Sindaco, pensando che in una stanza chiusa tra di voi possa nascere il candidato. Questa sarebbe Democrazia? Ripeto, siete un’armata Brancaleone, avete tradito il mandato che il popolo vi aveva conferito, avete fatto parlare in negativo di Fuscaldo come mai in passato e, adesso, avete anche il coraggio di parlare di moralità? Vi ho invitati a rimettere il mandato al popolo ed a indire nuove elezioni, ma sono sicuro che non lo farete mai, avete la colla alla sedia».

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