Come anticipato qualche giorno fa, il sodalizio nato nello “Spazio Rustico” di Valentina Occhiuzzi e Giuseppe Caruso, ha iniziato a movimentare il panorama musicale locale.
Dopo anni in cui la celebrazione della “leggerezza” sembrava essere diventata l’unica costante nella produzione artistica locale, una ventata di poesia e impegno è giunta a scompaginare l’immobile taccuino degli argomenti su cui riflettere, ora invitati a danzare sulle note di uno spartito che libera, nella dolcezza di un ritmo rilassante, tutta la potenza di un brano che fotografa un’ampia gamma di dettagli “nostrani”.
Basato sulla trama di una tragedia indimenticabile, il nuovo pezzo composto nell’ambito della raccolta “Bonaventura Vol.2”, è il richiamo ad una normalità mai pienamente provata, rimasta sospesa «come un sorriso una fetta di pane lasciati a metà» sul tavolo dove, da troppi anni, c’è sempre il vuoto di un posto che solo la speranza continua a tenere apparecchiato.
Una sedia dove avrebbe potuto accomodarsi ancora Tonino Maiorano, vittima innocente della mafia, volto in primo piano dell’illustrazione grafica predisposta in “copertina” dall’artista paolana Erika Ciannameo, una sedia condivisa anche da tutti coloro che costantemente sono “costretti” ad allontanarsi, a lasciare un luogo dove qualcosa è marcito e dove l’ultimo scampolo di affetto si prova in stazione prima di prendere il treno per andar via.
Nella speranza che questa sorta di preghiera possa sollecitare tutti ad avere uno scatto di libertà, utile a lasciare a terra vuote parole per abbracciare il mondo con coraggio e lealtà, di seguito si propone l’ascolto della canzone “Piazza della Memoria”, nata – come sottolinea l’autore – «dopo l’incontro con alcuni membri della famiglia Maiorano in occasione dell’anniversario della morte di Tonino» per rappresentare «un altro tassello sul muro della memoria».